Hanno giurato in 500

Hanno giurato in 500

13 Maggio 2019 0 Di La Redazione

I neo-medici hanno tributato un commosso applauso alla piccola Noemi. Scotti: “I medici che l’hanno salvata sono gli stessi che vengono picchiati nei pronto soccorso”.

Un lungo applauso per salutare la piccola Noemi che, giorno dopo giorno, sta migliorando sempre più. I 524 giovani medici e gli 80 odontoiatri che stamane hannoprestato il giuramento di Ippocrate hanno salutato così l’inizio di un
cammino che livedrà impegnati nel difficile compito di assicurare cure ai cittadini e farsi strada nella professione. Un compito che sempre più sembra possibile, grazie ai progressi che un po’ alla volta si iniziano a registrare .

Ma, ha sottolineato il presidente dei Medici Silvestro Scotti: “Per la sanità chiediamo attenzione riferita al ripristino dei numeri. Bisogna riportare le risorse umane all’interno del sistema.Dobbiamo dare atto che c’è un momento di riorganizzazione della Sanità chesta iniziando a dare risposte”. Scotti ha sottolineato che oggi l’Ordine “si apre all’ingresso di nuove forze e alla volontà di nuove capacità di rispondere alle esigenze dei cittadini. L’Ordine – ha aggiunto – non è una corporazione ma è un organo istituzionale dello Stato che garantisce ai cittadini rispetto alle condotte professionali”.

Il leader dei camici bianchi partenopei ha messo in luce lo straordinario lavoro portato a termine dai medici che hanno affrontato il caso della piccola Noemi. “Il valore aggiunto – è quello della formazione continua, essere medici significa essere pronti ad affrontare al meglio ogni situazione, anche quella inattesa in una zona che non sia di guerra di dover salvare una bimba con una grave ferita da arma da fuoco. Voglio ricordare a tutti, però, che gli stessi medici che hanno salvato Noemi sono spesso costretti a scappare dalle violenze che subiscono mentre cercano di svolgere il proprio lavoro nei pronto soccorso e nelle corsie degli ospedali.

Questo non dobbiamo mai dimenticarlo”. Critico nei confronti della sanità è stato nel suo intervento il sindaco di Napoli Luigi de Magistris: “La politica deve smettere di ingannare perché nella Sanità gli inganni della politica sono stati diffusi nel tempo ed è particolarmente odioso quando ci sono commistioni opache e scandali che purtroppo sono diffusi”. Il primo cittadino ha sottolineato la necessità “di una buona politica che sappia programmare, che investa sul pubblico, che si opponga all’autonomia differenziata che rafforzerà sempre di più non solo l’emigrazione dei pazienti ma anche dei medici. Sono tutti temi – ha aggiunto – che negli anni anno riguardato le politiche nazionali e regionali che non sempre sono state convincenti e anzi spesso sono state deludenti”. Il sindaco ha tuttavia evidenziato come a Napoli ci siano medici e personale sanitario “straordinario che interpretano in modo fedele il giuramento di Ippocrate, basta pensare – ha concluso – al lavoro straordinario che in questi giorni hanno fatto i medici del Santobono che con professionalità e abnegazione si sono occupati di Noemi.

Le professionalità ci sono, serve solo maggiore buona politica fatta di programmazione, investimenti e onestà”. In Campania (e in Italia) si registra ancora oggi un altro problema, quello dei “camici grigi”. Lo ricorda il consigliere dell’Ordine dei Medici di Napoli Luigi Sodano (Sumai). “Troppo spesso sentiamo parlare di carenza dei medici in tutta la sanità. Un problema che non riguarda solo la Campania ma l’Italia intera, a fronte di tanti colleghi che si laureano non entrano nelle scuole di specializzazione e nei corsi di formazione per la medicina generale altrettanti medici”. A margine del giuramento, parlando del caso Noemi, il presidente Vincenzo De Luca ha parlato di una realtà di assoluta eccellenza.

De Luca ha anche messo in luce l’esigenza di immettere nel sistema della sanità campana forze fresche”, sottolineando come nei prossimi mesi saranno avviati i concorsi per 7.600 nuovi posti. Ancora una volta ha sottolineato che la Campania è di fatto fuori dal Commissariamento avendo raggiunto e superato i limiti previsti in termini di bilancio e Lea. Commuovente anche il tributo alla memoria del giovane medico Francesco Napoleone , prematuramente scomparso. Alla moglie del medico è stata   consegnata una targacommemorativa. Un segno di cordoglio per la famiglia, ma anche di grande stima e affetto  da parte di tutta la categoria. Francesco Napoleone era tra i promotori dellaprima espressione di partecipazione dei giovani medici previstadall’Ordine di Napoli, ovvero “lo sportello giovani” oggi trasformato in Osservatorio Giovani.