I camici bianchi denunciano: “Condizioni di lavoro impossibili”
25 Gennaio 2019Oggi, nella direzione sanitaria del San Giovanni Bosco, assemblea dei medici campani per protestare contro una sanità “pericolosa”.
La manifestazione nell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, ospedale simbolo della Campania commissariata, per chiedere di restituire dignità e sicurezza a quanti nella sanità ci lavorano. Oggi, alle 11.30 i medici, si ritroveranno nell’aula della direzione sanitaria per dar vita ad una manifestazione di protesta contro Governo e Regioni, indifferenti ai problemi sollevati dalle categorie in difesa della sanità pubblica e della dignità del loro lavoro. «Abbiamo scelto il San Giovanni Bosco perché è in questo momento il simbolo della sanità che non vogliamo, perché vogliamo che tutti i dirigenti che rappresentiamo e gli utenti possano avere ospedali “sicuri”.
Il messaggio che si solleva con forza è racchiuso in tre hasthag:
#Dignità – Le condizioni di lavoro negli ospedali peggiorano senza sosta. Una burocrazia asfissiante, turni massacranti, ogni anno almeno 15 milioni di ore di lavoro eccedenti il dovuto contrattuale, tutti i week end passati a coprire reperibilità e turni di guardia, estenuanti trattative per conquistare le ferie, aggressioni verbali e fisiche, una crescita esponenziale del rischio clinico e medico-legale, a fronte di retribuzioni inchiodate al 2010 e di progressioni di carriera rarefatte ed invase dalla politica, provocano un esodo di massa verso settori più remunerativi che consentono anche una migliore qualità della vita. Il collasso della dignità di una professione accompagna il collasso di un diritto costituzionale dei cittadini.
#AssunzionI – Per far fronte alla carenza dei medici, ormai pesante realtà in molte Regioni del Paese, è necessario correggere la rotta della programmazione della formazione specialistica, aumentando il numero dei contratti di formazione per sopperire alla mancanza di 16.500 specialisti entro il 2025. E cancellare insopportabili vincoli di spesa per garantire almeno il turnover.
#Contratto – Dieci anni senza. Quest’anno si “festeggia” il decimo compleanno del contratto che non c’è, fermato al 2009 da leggi e finanziarie che negli anni ne hanno reiterato il blocco. Una ricorrenza amara, resa ancora più spiacevole dal “regalo” dell’ultima legge di bilancio, il comma 687, che pesa sul rinnovo del triennio 2016-2018 allungando ulteriormente i tempi della sua chiusura.