I delinquenti non si arrendono, ritornano le “ritorsioni”
5 Luglio 2019Atto vandalico al San Giovanni Bosco, Ciro Verdoliva: «Un gesto che qualifica chi lo ha compiuto, ma che non scalfisce la nostra determinazione».
Il male è monotono nel suo eterno ripetersi. Camorristi e delinquenti si mantengono in questa scia. Quando lo Stato affonda i colpi le reazioni sono sempre le stesse: reazioni di m…. Nel tardo pomeriggio di ieri un atto vandalico – rende noto un comunicato stampa dell’Asl Na1 Centro – ha scosso il lavoro del personale in servizio nel presidio ospedaliero San Giovani Bosco.
Qualcuno si è introdotto al secondo piano, nell’area che in passato ospitava l’Unità di Terapia Intensiva Cardiologica e, dopo aver forzato ben tre porte antincendio tipo REI ha intasato i servizi igienici con un’enorme quantità di carta igienica e ha poi aperto i rubinetti al massimo getto. L’area si è allagata sino a creare copiose infiltrazioni nell’area sottostante che hanno allarmato il personale in servizio. Giunti sul posto, i tecnici della struttura commissariale dell’ASL Napoli 1 Centro si sono immediatamente convinti di un atto vandalico, sia per le modalità con le quali si è prodotto l’allagamento, sia perché tutti i sanitari sono stati ritrovato coperti di feci e sia perché le porte sono state forzate. «Un gesto – commenta il commissario straordinario Ciro Verdoliva – che qualifica gli autori, ma che non scalfisce minimamente la nostra determinazione».
Già nella giornata di oggi Verdoliva ha provveduto a sporgere denuncia alle autorità competenti, avviando anche una indagine interna per risalire all’autore (o agli autori) di questo vergognoso gesto. Non si esclude infatti che dalle telecamere di sorveglianza possano emergere immagini utili a fare luce sull’accaduto. «Gesti simili – conclude Verdoliva – mortificano la dedizione e la professionalità della squadra che ho l’onere e l’onore di guidare. Una squadra fatta di donne e di uomini di grande valore e capaci di dare a tutti un esempio straordinario di impegno e professionalità. Il cambiamento che abbiamo avviato è per questa azienda una vera rivoluzione, che evidentemente a qualcuno non fa per nulla comodo.
A chi non sta bene tutto questo voglio dire una cosa: dal 9 febbraio la musica è cambiata. Ci si può adeguare o ci si può adeguare, non ammetteremo altre alternative perché queste donne e questi uomini meritano un riscatto forte».