I precari della sanità ancora lontani dall’obiettivo.
22 Ottobre 2018I sindacati impugnano l’accordo sottoscritto con la Regione appena tre mesi fa e denunciano: “Le Aziende sanitaria locali non chiariscono i requisiti di partecipazione ai bandi”.
Dopo l’accordo regionale sottoscritto lo scorso luglio per la stabilizzazione dei precari della sanità campana, sembrava di essere arrivati, finalmente, alla fase attuativa. Ma il mese di ottobre si apre ancora con un nulla di fatto nelle procedure per l’avvio programmatico della fase occupazionale.
I sindacati, Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Flp ovviamente non ci stanno ed in questi giorni hanno inviato una informativa al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e, congiuntamente, al Direttore Generale per la Tutela della Salute, Antonio Postiglione. Nella lettera la denuncia che quanto stabilito con l’accordo del 12.7.2018 in merito alla stabilizzazione del personale precario del Sistema sanitario regionale (ai sensi dell’articolo 20 comma 1 e 2 del decreto legislativo 75) viene applicato in maniera difforme dalle aziende sanitarie della Campania e risultano in contrasto con le stesse indicazioni applicative di cui alla circolare numero (0455915 del 13.7.2018).
“La gravità di quanto appena evidenziato – sottolinea la nota – rischia da una lato di vanificare tutti gli sforzi prodotti per porre fine alla piaga del precariato in Campania e dall’altro offre il fianco ad inevitabili contenziosi che rischierebbero di paralizzare la funzionalità del sistema sanitario già paralizzato da nodi strutturali che riguardano l’insostenibile sotto-organico che da anni penalizza la qualità dell’assistenza.
Non prevedere il 50% dei posti messi a concorso per la stabilizzazione e non chiarire i requisiti di partecipazione ai bandi sta creando fortissime tensioni tra il personale precario. Alla luce di quanto esposto – sottolineano nella nota le organizzazioni sindacali – si chiede dunque un incontro ad horas di verifica dell’accordo suddetto in mancanza del quale saremo costretti ad ogni azione a tutela dei lavoratori precari e a sostegno dell’accordo sottoscritto. Riteniamo infine che il mancato rispetto dell’accordo sia un atto gravissimo che inficia quel clima di corrette relazioni sindacali e renderebbero inevitabile una inchiesta di verifica sull’attività di controllo svolta dal dipartimento salute”.
“In questi anni le strutture sanitarie regionali – cita una nota congiunta a margine del documento – le aziende ospedaliere, le Asl, le strutture convenzionate hanno lavorato in condizioni realmente difficili, affrontate e bypassate grazie soprattutto ai numerosi lavoratori della sanità tutti, i precari in particolare, i somministrati, i lavoratori degli appalti, che molto spesso sono riusciti ad espletare le proprie attività in condizioni caotiche, riorganizzandosi talvolta senza strumenti e senza personale, con doppi turni di lavoro. I sindacati che hanno operato per dare sostegno ai lavoratori, e che per questo hanno impiegato tutte le proprie energie vogliono ridare dignità a queste persone che hanno saputo lavorare in condizioni estreme”.
Il documento è stato sottoscritto dal Segretario Generale Cgil Fp Campania, Alfredo Garzi, da Lorenzo Medici, Segretario Generale Cisl Fp Campania e da Vincenzo Martone, Segretario Generale Uil Fpl Campania.