I pro ed i contro
29 Novembre 2018Così dopo la norma pro De Luca, varata dal Governo Renzi, per consentire di coprire il ruolo di Commissario alla sanità al governatore Vincenzo De Luca, arriva lo stop del Senato, contro De Luca, per stabilirne l’incompatibilità.
Il “rimedio” peggiore del “male”. Riprendiamo da dove avevamo chiuso commentando l’ipotesi al quale il Senato sta dando corpo. Se la Camera dovesse confermare il provvedimento, l’incarico di De Luca Commissario della sanità in regione Campania potrebbe durare complessivamente un anno e mezzo. Non ci sorprende che la sanità sia sempre più ridotta a terreno di scontro politico, o meglio ad arena di guerre fra bande.
Neanche che il governatore della Campania venga individuato dai 5 Stelle come il nemico pubblico numero uno da abbattere. L’acredine e gli insulti pesanti, da ambo le parti, che hanno caratterizzato il rapporto fra il presidente della Regione ed i referenti nazionali e locali dei grillini, non potevano che aprire a questo scenario.
Chiunque opera nel mondo estremamente complesso della sanità rischia di ricavarne più critiche che elogi, perché reggere un sistema finanziato sempre peggio non consente di raggiungere obiettivi di grande respiro. De Luca ha fatto cose buone e cose meno buone, però gli va dato atto di averci messo la faccia e, in questa sua scelta, non è prevalso sicuramente il calcolo politico. Ora la palla potrebbe passare ad altri e, come nelle fiere di paese, ci viene da pensare ad un: “Venghino signori venghino” ad accomodarsi sulla poltrona della sanità per vedere quanto scotta. Perché alla fine, continuando di questo passo, con gestioni che cambiano dopo non molti mesi, il risultato non potrà che essere uno solo: vincitori e vinti potranno solamente ballare sul cadavere della sanità.