I ritardi burocratici non possono penalizzare i cittadini
25 Luglio 2019Il movimento chiama alla mobilitazione per difendere il progetto di riuso del vecchio Moscati che potrebbe ospitare alcuni uffici dell’Asl che ora sembrano dirottati verso altre destinazioni.
Apprendiamo dagli organi di stampa la notizia secondo cui il manager dell’Asl di Avellino, avrebbe deciso di trasferire gli uffici, attualmente in fitto, nell’ex-Maffucci, abbandonando l’ipotesi dello spostamento nell’ex-Moscati. Quanto riportato indicherebbe la ragione di tale decisione nel ritardo degli uffici tecnici del Moscati, che non avrebbero fornito in tempo il certificato di agibilità necessario alla richiesta dei fondi per la riqualificazione dell’ex-sede di Viale Italia. Siamo basiti da quanto sta avvenendo: tutto ciò certifica il fallimento di una classe dirigente e politica incapace di dare risposte serie alla comunità.
Tale decisione è incurante delle conseguenze scellerate di uno spostamento che comporta un ulteriore carico di traffico in un arteria già ampiamente congestionata durante i mesi scolastici, ossia l’incrocio tra via Morelli e Silvati e Via Tagliamento, né considera l’inesistenza di mezzi pubblici che collegano il sito alla città: sarebbe bene non mentire dicendo che gli uffici traslocanti non hanno sportello, dal momento che il dipartimento di prevenzione ha le sue aperture al pubblico.
A tal proposito sottolineiamo che l’adeguamento del trasporto pubblico in quella zona è stimato con una spesa pubblica di circa 100.000 euro annui e che tale adeguamento potrebbe avere tempi lunghissimi: ci sono voluti dieci anni per adeguare i trasporti alla nuova Cittadella ospedaliera. Inoltre tale scelta implica il perpetuarsi dell’abbandono dell’ex-Moscati, il cui riutilizzo è il fulcro della rivalutazione e rivitalizzazione di un intero quartiere. Questa decisione è un monumento all’insensibilità verso una intera comunità. Siamo profondamente delusi dallo staff tecnico del Moscati, che in due anni di tempo non è riuscito a produrre la documentazione ed i progetti necessari ad ottenere i finanziamenti che avrebbero reso possibile la riqualificazione del vecchio sito.
Così come ci sembra inaccettabile l’atteggiamento di una classe politica indifferente alla questione: ci riferiamo in particolare ai consiglieri regionali di Avellino, che nonostante annoverino dei medici tra loro, non si sono mai fatti carico della questione, incuranti che ben 3000 firmatari abbiano sottoscritto la volontà che questo spostamento delle Asl avvenisse proprio nel sito di Viale Italia. Gli unici atti politici a sostegno della nostra battaglia, sono stati la delibera dell’Amministrazione Foti, che dava parere contrario all’utilizzo del Maffucci, e l’iniziativa dell’ex sindaco Ciampi, che invitò il prefetto ad un tavolo ove sembrava che le soluzioni potessero trovarsi. Al di là di ciò il nulla. La politica che chiede i voti, prende impegni e non li mantiene, è quanto di più spregevole possa esserci.
Pertanto chiamiamo all’appello tutti ad un intervento risolutivo, che ponga questo trasferimento sul giusto binario: chi in campagna elettorale prese un impegno per il riutilizzo del vecchio Moscati, chi sin qui, pur avendo ruoli in Regione ha fatto orecchio da mercante, e chi oggi ha la responsabilità di guidare la città verso la sua rinascita, ossia il sindaco Gianluca Festa. Vogliamo ricordare che il ministro Grillo diede la sua disponibilità qualora fosse arrivata dalla Regione Campania la soluzione tecnica ed il progetto adeguato, alla riqualificazione dell’ex nosocomio: non si comprende la lentezza dell’Ufficio tecnico del Moscati né lo scarso impegno dei suoi vertici alla risoluzione del problema. In ogni caso noi non ci fermeremo: se anche questa volta saremo costretti a costatare il vuoto delle istituzioni, siamo pronti alla mobilitazione per fermare questa follia.