I ruoli possibili dell’infermiere di famiglia
18 Luglio 2020Nursing up, De Palma: “Infermiere di famiglia non sia solo assistenza domiciliare. Politica e governo non ne limitino i suoi molteplici ambiti di funzione”.
“L’Infermiere di Famiglia è legge. Finalmente, è davvero il caso di dirlo. Anche noi del Nursing Up – esordisce il presidente nazionale De Palma – accogliamo con gioia quello che potrebbe diventare un passaggio epocale nella storia della sanità italiana del presente e del futuro, ma che rischia purtroppo di trasformarsi in un flop se non lo si guarda con attenzione e lungimiranza. Apprendo e leggo, continua De Palma, dei sentimenti di giubilo del ministro della salute Speranza e dei vertici della Fnopi.
Poi però, nell’approfondire i rispettivi commenti, cresce in me un dubbio terribile. Tutti e proprio tutti continuano a parlarci di infermiere di famiglia solo in chiave di assistenza domiciliare. Noi del Nursing Up siamo allarmati e preoccupati per questa situazione.
Ci sentiamo in dovere, come sindacato, io per primo come presidente nazionale, di mettere al corrente i cittadini sul rischio concreto che stiamo correndo, cioè di perdere una delle occasioni più importanti per uscire dalla mediocrità organizzativa. Continuo a leggere, da più parti, solo ed esclusivamente passaggi relativi all’infermiere di famiglia legati all’assistenza domiciliare. Non va bene, non è possibile persistere in questa carente informazione. Perché se si vuole davvero inserire, nei nostri territori regionali, una figura calibrata sul modello anglosassone, che rappresenta uno dei sistemi più funzionali, non possiamo permetterci questo errore gravissimo. Proverò perciò a riassumere quelli che per noi, sindacalmente parlando, potrebbero essere, in via indicativa e senza presunzioni di esaustività, gli ambiti di operatività dell’infermiere di famiglia, che non debbono e non possono limitarsi solo agli interventi nelle famiglie che accolgono persone anziane o malati allettati”.
Prestazioni non solo a domicilio, dunque, l’infermiere di famiglia ha le carte in regola per operare in un proprio studio ambulatoriale integrato nel complesso sistema delle cure primarie. Nel suo ambulatorio, un servizio che possiamo anche immaginare organizzativamente simile al modello del medico di famiglia, gestito in coordinamento con Asl e Regioni, offrirà a tutti i componenti della famiglia, beninteso anche a chi non è costretto a letto o comunque al proprio domicilio, ogni tipologia di prestazione che la legge attribuisce alla responsabilità della professione infermieristica.
Inoltre l’infermiere di famiglia, operando dal proprio studio- ambulatorio o a casa nelle famiglie, potrà consentire alle persone che necessitano di prestazioni infermieristiche erogabili in regime non ospedaliero, di evitare di affollare gli ospedali, riducendo finalmente le liste di attesa, i ricoveri inutili e permettendo lo snellimento delle attività dei pronto soccorsi o dei reparti.
Infermiere come educatore sanitario, la svolta per la società civile del presente e del futuro.