I sindacati medici contro il Governo
16 Gennaio 2019Camici bianchi in piazza a Roma il 17 gennaio, tre le parole d’ordine poste alla base dell’iniziativa di lotta che vede insieme, compatte, la maggior parte delle sigle sindacali: “Dignità, assunzioni e contratto”.
La manifestazione si svolgerà davanti al ministero della Pubblica amministrazione. Ma la protesta non è solo contro il Governo, nel mirino anche le Regioni, considerate anch’esse, insieme all’esecutivo, “indifferenti ai problemi sollevati dalle categorie in difesa della sanità pubblica e della dignità del loro lavoro”. “La scelta della “sede” non è casuale. Al Ministro della Funzione Pubblica competono, infatti, molte decisioni che possono sbloccare la trattativa per il rinnovo del contratto”.
L’appuntamento per medici, veterinari e dirigenti sanitari è alle 11.00 di domani per dar vita all’iniziativa di protesta contro Governo e Regioni, giudicati entrambi “indifferenti ai problemi sollevati dalle categorie in difesa della sanità pubblica e della dignità del loro lavoro”.
“Il messaggio che vogliamo far arrivare alla politica e alle istituzioni – affermano i leader sindacali – è racchiuso in tre hasthag:
#DIGNITÀ – Le condizioni di lavoro negli ospedali peggiorano senza sosta. Una burocrazia asfissiante, turni massacranti, ogni anno almeno 15 milioni di ore di lavoro eccedenti il dovuto contrattuale, tutti i week end passati a coprire reperibilità e turni di guardia, estenuanti trattative per conquistare le ferie, aggressioni verbali e fisiche, una crescita esponenziale del rischio clinico e medico-legale, a fronte di retribuzioni inchiodate al 2010 e di progressioni di carriera rarefatte ed invase dalla politica, provocano un esodo di massa verso settori più remunerativi che consentono anche una migliore qualità della vita. Il collasso della dignità di una professione accompagna il collasso di un diritto costituzionale dei cittadini.
#ASSUNZIONI – Per far fronte alla carenza dei medici, ormai pesante realtà in molte Regioni del Paese, è necessario correggere la rotta della programmazione della formazione specialistica, aumentando il numero dei contratti di formazione per sopperire alla mancanza di 16.500 specialisti entro il 2025. E cancellare insopportabili vincoli di spesa per garantire almeno il turnover.
#CONTRATTO – Dieci anni senza. Quest’anno si “festeggia” il decimo compleanno del contratto che non c’è, fermato al 2009 da leggi e finanziarie che negli anni ne hanno reiterato il blocco. Una ricorrenza amara, resa ancora più spiacevole dal “regalo” dell’ultima legge di bilancio, il comma 687, che pesa sul rinnovo del triennio 2016-2018 allungando ulteriormente i tempi della sua chiusura”.
“Con la manifestazione di domani vogliamo dare un segnale forte della nostra presenza. In assenza di risposte positive noi andremo avanti nella protesta che porterà a due giornate di sciopero, la prima già fissata per il 25 gennaio, la seconda entro la prima decade di febbraio”, concludono i sindacati autori della protesta e cioè Anaao Assomed – Aaroi-Emac – Cimo – Fp Cgil Medici E Dirigenti Ssn –Fvm Federazione Veterinari E Medici – Fassid (Aipac-Aupi-Simet-Sinafo-Snr) – Cisl Medici – Fesmed – Anpo-Ascoti-Fials Medici – Uil Fpl Coordinamento Nazionale delle Aree Contrattuali Medica, Veterinaria Sanitaria.