I trapiantati epatici senza assistenza
18 Agosto 2019Franco Martino, presidente Aitf Caserta: “Fino all’ultimo abbiamo atteso che quanto ci era stato assicurato venisse realizzato, e che sul sito dell’A.O. fossero pubblicate le delibere promesse”.
Erano due gli impegni assunti dalla ex direzione strategica del “Sant’Anna e San Sebastiano”: bandire concorso interno ai sensi dell’Articolo 18 per sostituire il responsabile della Uosd Satte, dottor Guido Piai, in pensione dal 1° agosto scorso; rinnovo contrattuale del vice responsabile della citata Unità operativa, dottoressa Giovanna Valente, in scadenza proprio nella giornata di Ferragosto.
Impegni assunti ma non mantenuti, denuncia l’Associazione dei trapiantanti epatici, per cui tutti i trapiantati e i trapiantandi di fegato che afferivano alla struttura casertana in un solo colpo, completamente “orfani” di ambedue i medici specialisti preposti alla loro specifica assistenza. Tutto questo, nonostante che l’Unità dipartimentale sia ben presente nel Psa (Piano sanitario aziendale) con un organico di ben due medici, tre infermieri e due posti letto di day hospital. Senza considerare che il reparto rappresenta un fiore all’occhiello dell’ospedale e della stessa intera rete del Follow up opportunamente istituita nel sistema trapianti del Crt della Campania.
“La cosa che ancora di più ci sconcerta – dichiara il presidente Franco Martino – è che nonostante le corrette relazioni, da sempre intrattenute con l’ex direttore generale, mai nulla ci è stato comunicato in merito. Anzi, l’ex manager non ha mai più risposto al telefono, rifuggendo da ogni ulteriore contatto con l’associazione dei pazienti”. “Così facendo – aggiunge Martino – vengono tradite le aspettative di una categoria di malati sensibili che, avendo superato l’odissea del trapianto, lotta quotidianamente nella speranza di sopravvivere”.
“Un atteggiamento quello tenuto dall’ex direttore Ferrante – denuncia l’Associazione – che, a nostro avviso, getta un’ombra sulla credibilità di una intera categoria di manager della sanità regionale, costituita per la maggior parte da persone perbene”. L’Unità operativa sembra voglia essere assegnata ad interim al reparto di gastroenterologia, che ha già le sue difficoltà per la carenza di personale.
“Ciò detto – prosegue Martino – non ci si astiene dal voler evidenziare una grande delusione e censurare pesantemente quanto è accaduto. Intanto l’Aitf ha informato i vari attori istituzionali della sanità regionale su quanto sta accadendo e, contemporaneamente, ha chiesto un incontro urgente al nuovo commissario straordinario, dottor Carmine Mariano, per capire cosa intenda fare per poter riparare a questo che noi consideriamo un vero e proprio “misfatto” ordito ai danni di tanti pazienti esasperati che, seriamente preoccupati, chiedono notizie alla loro associazione su quanto sta accadendo e sul perché, già in queste ultime settimane sono stati rispediti a casa dal personale infermieristico, il quale, nonostante il noto spirito di abnegazione al servizio che lo ha sempre contraddistinto in questi anni, suo malgrado, non può fornire loro l’assistenza programmata a causa della mancanza di medici specialisti, che siano in grado di prescrivere i dovuti piani terapeutici occorrenti per andare a ritirare, poi, i giusti dosaggi degli immunosoppressori e del medicinale salvavita.
“Noi ancora confidiamo che possa prevalere il buon senso; ma qualora nessun provvedimento serio dovesse essere preso a breve per ridare la dovuta serenità ai trapiantati/trapiantandi casertani – conclude Martino – l’Aitf ha già attivato tutte le procedure per porre in essere ogni idonea iniziativa atta a tutelare, in ogni sede, il diritto alla salute e all’adeguata assistenza dei propri associati”.