I tumori pancreatici in regione Campania
5 Ottobre 2019A novembre durante il workshop regionale per lo studio, la prevenzione e la cura delle neoplasie pancreatiche. Saranno commentati i dati regionali di incidenza della patologia.
Le nuove frontiere della terapia per il carcinoma del pancreas in Campania aggiornate sulla base dei dati raccolti dalla piattaforma elettronica tra le aziende ospedaliere regionali. È il senso del Workshop in programma a Napoli, nell’Aula Magna del Complesso Monumentale di Santa Patrizia, in via Luciano Armanni 5, il 21 novembre prossimo con il patrocinio della Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, della quale è rettore il professor Giuseppe Paolisso.
Un punto della situazione a due anni dall’entrata in funzione della piattaforma regionale che ha consentito di raccogliere informazioni, dati e tipologie di quello che si prospetta sarà, in pochi anni, la seconda causa di decesso per neoplasie in Italia.
La conferma nelle parole del professor Giovanni Conzo, professore di chirurgia generale dell’Azienda ospedaliera universitaria dell’Ateneo della Campania “Luigi Vanvitelli” – diretta dal dottor Antonio Giordano – e tra i responsabili scientifici e Relatori del Workshop: “Il carcinoma del pancreas resta ad oggi caratterizzato da un’elevata mortalità e da un notevole incremento di incidenza sino ad essere identificato in futuro come il secondo tumore dopo quello del polmone”.
“La diagnosi è tardiva – aggiunge Conzo –le possibilità di cura limitate e la ricerca è impegnata nella genetica e nella innovazione dei protocolli terapeutici. Inoltre in Campania, che rappresenta circa il 10% della popolazione italiana, è una delle maggiori cause di migrazione sanitaria. Sulla base di tali presupposti è nata una piattaforma digitale collegata ad una rete campana di sinergia tra i centri ad elevata specializzazione oncologica dedicati alla cura della neoplasia. La condivisione dei dati e delle competenze regionali e soprattutto la collaborazione, richiesta a gran voce, della Medicina Territoriale saranno elementi fondamentali per offrire quelle prestazioni spesso ricercate fuori Regione””.
Eppure in Campania, in linea con i dati nazionali sul tumore maligno al pancreas, quasi l’80% della popolazione non ne conosce i sintomi e si arriva quasi al 90% del campione se si considera chi non ha mai letto nulla al riguardo. Il risultato? Tre soli pazienti residenti in Campania su 100 hanno chiesto informazioni al proprio medico.
Serve dunque di più: “Serve parlarne – conclude il professore dell’Università della Campania – e dare informazioni corrette che provengono da esperti di settore e serve continuare nello studio e nella ricerca favorendo la prevenzione e la diagnosi precoce che restano, ad oggi, le armi più efficaci contro questo tipo di neoplasie”.