Il cancro infantile può essere vinto
16 Febbraio 2022“Ti voglio una sacca di bene” è iniziativa dedicata alla donazione di sangue e piastrine che le associazioni organizzano presso i principali centri trasfusionali.
Si è celebrata ieri la XXI Giornata mondiale contro il cancro infantile, International Childhood Cancer Day – ICCD. La data è stata scelta dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per informare e affrontare ogni anno le problematiche dei bambini e degli adolescenti con tumore e delle loro famiglie. In tutto il mondo, le associazioni dei familiari di bambini e adolescenti colpiti dal cancro, unite nel network globale Childhood Cancer International – CCI, danno vita a iniziative scientifiche e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, di sostegno e vicinanza ai bambini, agli adolescenti e alle loro famiglie.
L’obiettivo del WHO Global Childhood Cancer Initiative è eliminare il dolore e la sofferenza dei bambini che combattono il cancro e raggiungere almeno il 60% di sopravvivenza per tutti i bambini con diagnosi di cancro in tutto il mondo entro il 2030.
Nonostante gli straordinari progressi compiuti dalla ricerca clinica negli ultimi decenni, come evidenziato nella nota stampa congiunta FIAGOP – Childhood Cancer International (CCI), il cancro infantile continua a essere la principale causa di morte correlata ad una malattia non trasmissibile nei bambini dopo il primo anno di vita: ogni tre minuti, nel mondo, un bambino o un ragazzo muore.
Il cancro nei bambini e negli adolescenti è una malattia curabile, ma continua a essere la principale causa di morte nei pazienti pediatrici, dopo le malattie infettive. A livello mondiale ogni anno a più di 400.000 bambini e adolescenti sotto i 20 anni viene diagnosticato un cancro. Circa l’80% dei malati pediatrici vive nei Paesi a basso reddito e l’80% di loro muore di cancro, perché non riceve una diagnosi corretta, né possibilità di cura. Più di 100.000 malati ogni anno potrebbero guarire se anche a loro fossero garantite una tempestiva diagnosi e l’accesso alle cure, al pari dei loro coetanei dei paesi più sviluppati.
In Italia, ogni anno, si ammalano di tumore (linfomi e tumori solidi) o leucemia oltre 1400 bambini e oltre 800 adolescenti. Si stima che oggi in Italia ci siano più di 44.000 persone che hanno avuto un tumore da bambini e la loro età media è attualmente attorno ai 30 anni.
Grazie ai progressi degli ultimi decenni circa l’80% dei malati guarisce. Negli ultimi anni si sono raggiunti eccellenti livelli di cura e di guarigione per le leucemie e i linfomi, ma rimangono ancora basse le guarigioni per i tumori cerebrali, i neuroblastomi e gli osteosarcomi.
Inoltre, molti dei farmaci attualmente usati per combattere i tumori pediatrici non sono autorizzati per l’uso pediatrico. Negli ultimi 10 anni in Europa, a fronte della sperimentazione di nuovi farmaci anticancro per gli adulti, sono ancora pochissimi quelli studiati per l’età pediatrica.
In occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile la federazione FIAGOP, che rappresenta sul piano nazionale la comunità italiana delle associazioni di genitori di bambini e ragazzi oncoematologici, malati e guariti, darà vita a tre iniziative di sensibilizzazione, con il patrocinio di AIEOP, Associazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica.
Ieri si è tenuta la quarta edizione di “Diamo radici alla speranza, piantiamo un melograno”. Le associazioni hanno messo a dimora piante di melograno – Punica granatum – in molti paesi e città, un’attività green per seminare germogli di solidarietà per l’oncoematologia pediatrica. Ove possibile, nel rispetto delle attuali norme anti Covid, i volontari organizzeranno piccole cerimonie presso ospedali, giardini pubblici, scuole, alla presenza dei pazienti e delle loro famiglie, dei medici e del personale sanitario, in collaborazione con rappresentanti delle istituzioni, stakeholders a vario titolo vicini alla causa.
Da ieri 15 febbraio e fino al 28 prossimo, l’iniziativa “Ti voglio una sacca di bene”, iniziativa dedicata alla donazione di sangue e piastrine che le associazioni organizzano presso i principali centri trasfusionali degli ospedali di riferimento. Il bambino leucemico, come quello in terapia per un tumore, è a rischio di infezioni per abbassamento dei globuli bianchi, ma soprattutto di emorragie per abbassamento delle piastrine e gravi anemie. Il sangue è un dono prezioso e Fiagop invita a partecipare agli appuntamenti sul territorio e a donare con regolarità affinché le scorte necessarie siano sempre disponibili. Presso i centri trasfusionali coinvolti saranno disponibili le cartoline “Ti voglio una sacca di bene” con cui scattare un selfie da condividere sui social preferiti utilizzando gli hashtag #unasaccadibene, #iodono #FIAGOP.