Il cancro può essere vinto: speranze più concrete dalle nuove terapie.
6 Ottobre 2018Da anni il mondo lotta contro il male che sempre più presente si è fatto nella vita di tante famiglie. Se nell’esperienza comune capita sempre più spesso di venire in contatto con persone affette da tumore, le statistiche, per quanto aride, consegnano numeri che fanno ben sperare per un futuro non tanto lontano.
Negli anni 70 si registrava una percentuale di guarigione dal cancro di poco più del 30%, percentuale che vent’anni dopo saliva al 47% per arrivare al 60% attuale. Ovviamente, la principale ragione di questi numeri sta nei passi da gigante fatti dalla ricerca scientifica che, nonostante non si trovi al vertice delle priorità dei Governi, sta cercando soluzioni sempre migliori per permettere ai malati di cancro di uscire dal loro incubo nel migliore dei modi. A frenare leggermente gli effetti positivi della ricerca contro il cancro, oltre a qualche ‘’problema di budget’’, c’è la tendenza a effettuare le sperimentazioni degli ultimi ritrovati della medicina su persone ‘’selezionate’’, vale a dire soggetti senza problematiche esterne rispetto al tumore, cosa che non permette di valutare gli effetti collaterali che queste nuove cure potrebbero causare in presenza di altre patologie croniche.
Gli studi di “real life” sono considerati da molti una frontiera di particolare importanza della ricerca scientifica perché rappresenta un fondamentale metodo di giungere a una terapia sempre più individualizzata per i malati di cancro e non sono pochi gli esponenti della comunità scientifica a spingere per un loro implemento.