Il Centro riabilitativo Antares riapre le attività

Il Centro riabilitativo Antares riapre le attività

9 Maggio 2020 0 Di La Redazione

Fase 2, lentamente si torna alla normalità dopo l’emergenza determinata dal Coronavirus e dopo lo stop imposto dalle autorità per realizzare il cosiddetto distanziamento sociale.

 

Si riprende. Ma all’insegna della massima sicurezza per gli operatori sanitari e, in special modo, per tutelare la salute di tutti gli utenti dei percorsi di cura.

In una nota stampa il Centro Antares illustra i sistemi individuati per raggiungere l’obiettivo di una riabilitazione sicura.

A cominciare dal parcheggio, per cui il flusso di auto per gli utenti verrà distribuito in un circuito che avrà un solo ingresso ed una sola uscita, con la regolamentazione dei posti auto in stallo. Ciò al fine di avere un’affluenza regolata e dare la possibilità a tutti gli accompagnatori di attendere in auto i propri cari, durante la terapia.

Quindi il triage preventivo.

L’accesso alla struttura per i pazienti già conosciuti avrà luogo dopo un triage telefonico che valuterà lo stato del paziente e la possibilità di accesso alla struttura. Invece per i nuovi utenti il triage sarà effettuato prima di accedere alla porta di ingresso della struttura.

Termo scanner e ingresso.

L’ingresso per gli utenti ed accompagnatori sarà unico e cadenzato per 2 persone alla volta. La porta sarà presidiata da un operatore munito di termo scanner, che misurerà la temperatura corporea di ogni persona autorizzata da triage negativo. Se la temperatura corporea non sarà idonea le porte del centro non si apriranno.

Dotazione personale – DPI.

Ogni operatore sarà dotato di dispositivi di protezione individuale, previsti da protocollo. È d’obbligo l’accesso nella struttura con sistemi di protezione adeguati.

Percorso accompagnatori.

Per ogni assistito è previsto un solo accompagnatore. All’ingresso in struttura il paziente sarà affidato al proprio operatore per lo svolgimento del trattamento previsto, mentre l’accompagnatore seguirà un percorso dedicato ed opportunamente indicato che lo condurrà all’uscita. Lo stesso, ritornato all’esterno, attenderà nella sua auto, la fine della terapia stimata in 50 minuti. Sono state individuate uscite differenziate per ogni piano, non coincidenti con l’ingresso, dove alla fine del trattamento, sarà possibile prelevare il paziente accompagnato dal proprio operatore.

La riabilitazione.

Il Terapista, preso in consegna l’assistito, si recherà nella stanza di terapia idonea a rispettare le distanze previste tra operatore e paziente, consentendo così lo svolgimento del trattamento in sicurezza. Al termine di ogni terapia, si procederà ad una disinfezione delle superfici di contatto e delle attrezzature utilizzate, e ad areare idoneamente i locali mentre a fine giornata si provvederà ad una sanificazione ambientale.