Il clima e l’uomo (II parte)
5 Agosto 2023Il nostro secolo è caratterizzato da una imprevedibilità atmosferica conseguenza di innumerevoli cause naturali e fattori legati all’opera dell’uomo divenuto, per la sua attività, una forza in grado di incidere negativamente su di esso. Una ricerca, condotta da studiosi americani, paragona il nostro pianeta a un organismo vivente dotato di un suo metabolismo e, a suo modo, di un sistema immunitario che tende a “disintossicarlo” da fenomeni inquinanti. Un organismo, oggi, profondamente compromesso da uno sfruttamento indiscriminato e devastante di quelle risorse capaci di rigenerare quanto sembra irrimediabilmente perduto o parzialmente compromesso. A queste condizioni, il clima cambierà, ma di quanto e quando velocemente e quali saranno le zone del pianeta che verranno maggiormente interessate è un interrogativo al quale solo il tempo potrà dare una risposta. L’evidenza è che in questi anni si sono intensificati gli eventi meteo-climatici estremi che hanno messo a dura prova la sopravvivenza dell’uomo e la capacità di reazione dei sistemi sanitari e di protezione civile. Un’evidenza di questa maggiore incidenza e gravità è data dal “Severe water (=acqua pesante)”. Una manifestazione meteorologica che ha massima frequenza e intensità in autunno ed è causa di inondazioni, trombe d’aria, uragani, fulminazioni, sbalzi notevoli e improvvisi della temperatura con ondate caldo/freddo. Eventi che comportano un notevole rischio di distruzione, malattia e morte. Sono fenomeni che, molte volte, si verificano su scala locale: quanto accade in un territorio non si verifica nel territorio immediatamente contiguo.