“Il Consiglio Regionale boccia la mozione in difesa del Pronto Soccorso di Solofra”
14 Luglio 2021Giovanni D’Ercole: “Grati a chi ha voluto dare sostanza alla battaglia per Solofra, biasimo totale per i consiglieri Petracca ed Alaia, che hanno preferito un vergognoso “signorsì”.
Durissimo comunicato stampa dell’esponente irpino di Fdi. “Con profondo rammarico apprendiamo che, nella giornata di ieri – si legge nella nota inviata da D’Ercole – il Consiglio regionale deluchiano ha bocciato la mozione presentata dal consigliere irpino dei 5 Stelle Ciampi.
Da un lato, ringraziamo chi – al netto dell’appartenenza partitica – ha avuto una posizione coerente con la difesa del territorio: Ciampi ha presentato il documento ed il consigliere Petitto, in verità, lo ha votato.
Evidenziamo la piena e coerente compattezza del gruppo regionale di Fratelli d’Italia (cui va la mia personale gratitudine) che – come ampiamente annunciato – pur non avendo consiglieri irpini, si è schierato come un sol uomo nel tutelare il diritto alla salute dei cittadini della valle dell’Irno, insieme ai colleghi del centrodestra.
Resta grave ed inaccettabile il fatto che, mentre consiglieri napoletani, salernitani, beneventani e casertani, anche eletti nelle liste deluchiane, votavano in favore di una mozione che diceva semplicemente che non si può chiudere un pronto soccorso durante una pandemia, ben due consiglieri regionali irpini si rifiutavano di onorare questa battaglia, contraddicendo anche tante dichiarazioni fatte negli ultimi mesi e, soprattutto, tradendo i tanti solofrani, serinesi e montoresi che avevano tributato loro un consenso enorme ed evidentemente immeritato.
Stigmatizziamo, infatti, con forza che i consiglieri regionali Petracca ed Alaia abbiano preferito inchinarsi senza vergogna alla volontà del primo nemico d’Irpinia, l’attuale presidente della Regione Campania, anziché tutelare gli interessi dell’Irpinia.
Purtroppo, in campagna elettorale gli Irpini hanno creduto alle fandonie che di questi tempi, un anno fa, l’abulico parolaio salernitano pronunciava al Laceno, non ascoltando il nostro grido di allarme circa la volontà di distruggere quel poco di buono della sanità irpina.