Il Coronavirus “fa scomparire” malattie e manifestazioni
20 Aprile 2020Oltre a terrorizzare il mondo il virus che viene dall’Est ha gettato nello scompiglio le organizzazioni dei Sistemi sanitari più evoluti, non risparmiando le giornate di sensibilizzazione.
L’incidenza delle patologie “classiche” è sostanzialmente la stessa, ma il Covid-19 è riuscito a far scendere una cortina di silenzio e a relegare su piani secondari anche patologie che rappresentano, da sempre, uno dei problemi più importanti delle società moderne. E così, malattie che hanno rappresentato da sempre il principale campo di battaglia dei Sistemi sanitari più evoluti (patologie neoplastiche, cardiovascolari, diabete …) sono finite in un cono d’ombra ma, purtroppo, non potevano e non sono scomparse. È successa la stessa cosa anche per la giornate internazionale delle donazioni e dei trapianti che veniva a cadere ieri, domenica 19 aprile. AIDO (Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule) e Fondazione trapianti Onlus non si sono lasciate scoraggiare e hanno, magari in tono dimesso, celebrato la 23ma Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti, promossa dal Ministero della sanità, dal Centro nazionale trapianti e dalle Associazioni di settore, con una diretta Facebook.
La diretta è stata avviata dalla pagina Facebook di AIDO e rilanciata da diverse testate: Corriere.it, Avvenire.it, Ansa.it e Diamoilmegliodinoi.
All’iniziativa hanno preso parte, insieme alle testimonianze di chi vive grazie al dono di un organo, i maggior esponenti nazionale del mondo della donazione e dei trapianti: il presidente di AIDO, Flavia Petrin, il direttore del CNT (Centro nazionale trapianti), Massimo Cardillo, il coordinatore Trapianti Regione Lombardia, Giuseppe Piccolo, oltre che sanitari, medici e infermieri, che operano nella Rete nazionale trapianti.
Certo, si è trattato di incontri virtuali ma, in tempi di Coronavirus, va bene anche così.