Il Covid in 7 sintomi
5 Ottobre 2021Una recente ricerca, effettuata nel Regno Unito sul oltre un milione di persone, ha fatto emergere che sono sette i sintomi più significativi della possibile insorgenza dell’infezione virale da Coronavirus Sars Cov 2. Lo studio ha messo in evidenza che la valutazione attenta di questi sintomi potrebbe migliorare il rilevamento dei casi di positività se gli stessi venissero inclusi nei criteri di testing. A dare la notizia è stato l’Imperial College di Londra ha comunicato i risultati dello studio REACT-1- realizzato in collaborazione con Ipsos MORI e finanziato dal Dipartimento della sanità e dell’assistenza sociale – che ha dimostrato che limitando solo ad alcuni sintomi, febbre, tosse continua, perdita o alterazione dell’olfatto o del gusto, l’idoneità a sottoporsi al test molecolare (Pcr) si perde una quota importante di positivi. L’Imperial College spiega che “i test con tamponi e i questionari raccolti tra giugno 2020 e gennaio 2021, hanno mostrato che oltre ai sintomi sopra citati, anche brividi, perdita di appetito, mal di testa e dolori muscolari erano i più fortemente legati alla positività al Covid”. E precisa, infatti, che in Inghilterra le persone sono “incoraggiate a fare un test PCR COVID-19 quando presentano almeno uno dei seguenti sintomi: febbre, tosse continua, perdita o cambiamento dell’olfatto o del gusto”. Sulla base dei dati raccolti, i ricercatori stimano che in questo modo si rileverebbe “circa la metà di tutte le infezioni sintomatiche. Mentre se i sintomi aggiuntivi fossero inclusi nella valutazione dell’idoneità alla Pcr, si potrebbe migliorare la rilevazione fino a tre quarti delle infezioni sintomatiche”.
“Questi risultati suggeriscono che molte persone con Covid-19 non vengono testate e, quindi, non isolate – dichiara Paul Elliott, direttore del programma REACT presso l’Imperial – perché i loro sintomi non corrispondono a quelli usati nelle attuali linee guida sulla salute pubblica per aiutare a identificare le persone infette. Comprendiamo la necessità di criteri di test chiari e che includere molti sintomi che si trovano comunemente in altre malattie come l’influenza stagionale potrebbe rischiare che le persone si isolino inutilmente. Ma l’obiettivo di avere a disposizione sintomi più predittivi significa ottimizzare il rilevamento delle persone infette”.