Il Governo apre sul rinnovo contrattuale dei medici
18 Gennaio 2019Ieri, 17 gennaio, sono scesi in piazza i camici bianchi – concentrazione dei manifestanti davanti al Ministero della Pubblica amministrazione a Roma – per protestare contro il mancato rinnovo del contratto.
La promessa del Governo ad introdurre un emendamento al Decreto legge sulle Semplificazioni sembra essere servito a sbloccare la trattativa per il rinnovo del contratto dei medici, fermo ormai da dieci anni. In tal senso l’impegno da parte del capo di gabinetto del ministero della Pubblica Amministrazione, Sergio Ferdinandi, che ha consentito di uscire dall’impasse.
“Abbiamo posto la questione del comma 687 della Legge di Bilancio – spiega il segretario della Fp Cgil Medici Andrea Filippi – che blocca di fatto il rinnovo del contratto poichè implica un nuovo accordo quadro sulle aree di contrattazione. Ferdinandi ci ha comunicato che è stato già formulato un emendamento al Dl Semplificazioni, che sarà presentato in commissione al Senato il 22 gennaio, che prevede di posticipare la norma del comma 687 al contratto di categoria 2019-21, sbloccando così il rinnovo del contratto 2016-18 ancora fermo”.
La manifestazione ieri ha richiamato a Roma decine di medici, veterinari e dirigenti sanitari che protestavano per il mancato rinnovo contrattuale e per l’assenza di nuove assunzioni necessarie “per garantire la sopravvivenza stessa del Servizio sanitario pubblico”. “L’interessamento della ministra della Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno è di buon auspicio ma, in assenza di fatti – dice Carlo Palermo, segretario del sindacato dei medici dirigenti, l’Anaao-Assomed – non è sufficiente a determinare la revoca dello sciopero dei medici del 25 gennaio e di quello di febbraio”. I sindacati dei medici hanno accolto con favore l’impegno assunto dall’Esecutivo ma questo non è servito a scongiurare lo sciopero nazionale dei medici già proclamato per il 25 gennaio prossimo.