Il manager Bianchi o dentro o fuori
8 Aprile 2019Attesa per la giornata di domani la pronuncia del Tar Lazio che dovrebbe mettere fine alla querelle che da diversi mesi investe il direttore generale del Pascale.
Ultime ore di ansia per Attilio Antonio Bianchi, al momento direttore generale dell’Istituto “Pascale”. Domani la Camera di Consiglio della sezione terza-quater del Tar Lazio deciderà se la “riserva” sulla sua ammissione per l’avviso pubblico della Regione Campania per il conferimento dell’incarico di direttore generale delle Aziende e degli Enti del servizio sanitario regionale viene confermata o annullata.
Sono in assegnazione quattordici poltrone da direttore generale in strutture dove scadono gli attuali direttori generali: Asl di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli 2 Nord, Napoli 3 Sud, Azienda ospedaliera dei Colli, Azienda universitaria Federico II, Azienda universitaria “Luigi Vanvitelli”, Irccs Fondazione “Pascale”, Azienda ospedaliera Moscati di Avellino, Azienda ospedaliera “San Pio” di Benevento. A queste si aggiungono l’Asl Napoli 1 Centro, l’Asl di Salerno e l’Azienda ospedaliera Cardarelli, tutte e tre prive di direttore generale. Incarichi di grande responsabilità che proprio per questo impongono ai partecipanti all’avviso pubblico tutti i requisiti prescritti dalle norme per l’ammissione alla selezione. Incarichi importanti perché il direttore generale deve impostare e portare avanti l’organizzazione di un’azienda che deve meritare la fiducia dei cittadini per efficienza e trasparenza. Il ritorno economico è più che adeguato, se si considera che un manager ha guadagni annuali vicini ai duecentomila euro lordi. Con i tempi che corrono, mica male.
Sono circa cento i concorrenti che hanno presentato domanda di partecipazione per quella che dovrebbe essere una selezione chiara e trasparente. Sulla carta delle diciassette aziende sanitarie, ospedaliere e universitarie della Campania dovrebbero essercene tre fuori gioco. Il Santono – Pausilipon, azienda ospedaliera pediatrica è affidata ad Anna Maria Minicucci; il San Giovanni di Dio e Ruggi di Aragona di Salerno guidato da Giuseppe Longo, ex funzionare dell’ex Arsan che ha gestito per un periodo l’Azienda dei Colli per poi essere dirottato dal presidente della Giunta, Vincenzo De Luca, a Salerno cedendo il posto all’azienda dei Colli (ma come commissario) al salernitano Antonio Giordano. Al San Sebastiano di Caserta la direzione generale è assicurata da Mario Ferrante.
Fra chi ha chiesto di partecipare all’assegnazione di una direzione generale c’è sicuramente qualche direttore non in scadenza. Anche perché i loro mandati potrebbero esaurirsi fra un anno, in prossimità di elezioni europee e regionali. Ciò spiega l’opportunità di rientrare in gioco oggi con la speranza che il valzer di manager non si concluda con uno sdolcinato minestrone politico.
Ma torniamo ad Attilio Antonio Bianchi, direttore del Pascale con residenza a Fucito, nel salernitano. Ha cominciato la battaglia quando nel febbraio 2018 una determina del direttore del ministero della Salute lo escluse dall’elenco nazionale degli aspiranti manager. Da qui il ricorso 4805 presentato alla sezione terza – quater del Tar del Lazio che lo ha “ammesso con riserva” nell’elenco. Ma la riserva di Attilio Bianchi verrà valutata domani, martedì 9 aprile, come ha deciso Riccardo Savoia, presidente della sezione del Tar Lazio in Camera di Consiglio. Attilio Bianchi aspetta e spera. Prima di lui la stessa sezione del Tar Lazio ha valutato uno, due, tre, quattro e più ricorsi di aspiranti direttori generali. E finora tutti sono, purtroppo, tornati a casa con una bocciatura. Stesso rischio per il numero uno del Pascale? Speriamo proprio di no, perché il salernitano Attilio Antonio Bianchi si è fatto carico di mille esperienze in campo sanitario per arrivare così in alto. Nel 1982 laurea in medicina col massimo dei voti. Specializzazione in igiene e medicina preventiva, corso di odontostomatologia. Bianchi ha fatto il medico associato di medicina generale, ha lavorato in guardia medica per poi diventare responsabile di medicina legale, coordinatore delle attività riabilitative, direttore di distretto sanitario, direttore sanitario nella Napoli 3, direttore generale dell’Asur Marche, Manager del San Giovanni di Dio a Salerno e direttore generale dell’Università di Salerno.
Circa tre anni fa, nell’ottobre del 2016, il presidente della giunta lo ha individuato come l’uomo adatto a dirigere l’Irccs Fondazione “Pascale”. Da riserva a titolare, o bocciato? Lo sapremo martedì 9 aprile, quando la Camera di Consiglio del Tar Lazio deciderà sul caso Bianchi. L’attuale direttore del “Pascale” è stato per due volte alunno alla Bocconi per partecipare a due Network. Il primo nel 2010, il secondo nel 2016. Erano organizzati e riconosciuti dalla Regione Lombardia? Il Tar chiede che i partecipanti all’avviso pubblico deve aver partecipato a un corso di formazione in materia di sanità pubblica organizzati dalle Regioni avvalendosi dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari in collaborazione con le Università o altri soggetti pubblici o privati accreditati ai sensi dell’articolo 16 ter del decreto legislativo 30 dicembre 1992 e successive modificazioni. Tornerà Attilio Bianchi al fianco di Ciro Verdoliva, Antonietta Costantini, Antonio D’Amore, Maurizio Di Mauro e tanti altri candidati? La sentenza al Tar Lazio.