Il mandarino
29 Dicembre 2019Il consumo di mandarini, secondo studi scientifici, è stato legato sia ad una diminuzione del rischio di cancro all’apparato digerente, sia alla riduzione del rischio di ictus.
Classico agrume invernale, simile all’arancia, ma più piccolo e dolce. Originario della Cina meridionale, in Italia si coltiva principalmente in Sicilia e Calabria. Consumato durante tutto il periodo invernale, il frutto diventa ospite fisso delle mense italiane in concomitanza delle festività di Natale.
I mandarino è ricco di vitamina C, quindi contribuisce a proteggerci da disturbi tipici invernali come il raffreddore. L’assunzione della polpa aiuta a proteggere le mucose e i capillari. Èricco anche di vitamina A, vitamina P, e vitamine del gruppo B, insieme a magnesio, potassio, ferro e acido folico. Il frutto contiene, inoltre, bromo, sostanza che favorisce il sonno e il rilassamento. È facilmente digeribile e, essendo ricco di fibre, aiuta il regolare funzionamento dell’intestino.
Studi scientifici hanno attribuito al mandarino proprietà antitumorali, soprattutto per quanto riguarda il fegato, inoltre, il consumo di questo frutto è stato legato alla riduzione del rischio di ictus.
La buccia è ricca di limonane, una sostanza antiossidante. Sempre dalla buccia si ricava l’olio essenziale di mandarino, utilizzato per combattere la cellulite.