Il mare è di tutti, anche di chi è meno fortunato.
23 Ottobre 2018“Spiaggia SuperAbile”, dal Comitato l’iniziativa di una proposta di legge alla Regione per rendere i lidi più accessibili ai disabili.
L’estate è finita, ma la battaglia per far sì che i disabili possano liberamente accedere alle spiagge della Campania non si ferma. E così dalla penisola sorrentina approda direttamente sulla scrivania del presidente della Regione, Vincenzo De Luca, un disegno di legge recante «norme a sostegno dell’accessibilità delle aree demaniali destinate alla balneazione per le persone diversamente abili». A farsene promotore è il comitato Spiaggia SuperAbile che già da mesi è in pressing su titolari di lidi e sindaci della penisola sorrentina con un obiettivo: eliminare le barriere architettoniche che impediscono a portatori di handicap, ma anche a mamme con passeggino e anziani, di raggiungere le spiagge.
Il testo prevede che la Regione eroghi incentivi alle amministrazioni comunali per la realizzazione di interventi volti ad assicurare alle persone diversamente abili la totale accessibilità e fruibilità delle spiagge riservate alla balneazione previste nel Piano coste della Campania. In questo contesto i Comuni devono individuare, all’interno del proprio territorio, almeno una spiaggia alla quale i disabili possano liberamente accedere per fare il bagno o prendere la tintarella. Di qui una serie di ulteriori impegni a carico delle amministrazioni comunali: individuare parcheggi riservati ai disabili, abbattere le barriere architettoniche, dotare le spiagge di bagni, spogliatoi accessibili e docce esterne, predisporre corrimano e mappe tattili per le persone affette da disabilità sensoriale, dotare i tratti di costa accessibili di ausili adatti al mare, come la sedia per il trasporto dei disabili e degli anziani, e destinati esclusivamente all’uso da parte degli stessi disabili e dei loro accompagnatori.
Ovviamente, i progetti per gli interventi finalizzati a rendere accessibili le spiagge dovranno essere stilati nel rispetto degli strumenti di pianificazione territoriale e paesaggistica e dei vincoli ambientali, idrogeologici e sismici in vigore. Ora la palla passa al Consiglio regionale che dovrà vagliare e approvare il ddl. Dopodiché toccherà alla giunta regionale, in base all’articolo 6 del testo, definire le linee guida chiarendo le caratteristiche degli interventi previsti e i criteri per la concessione de contributi a ciascun progetto. L’esecutivo dovrà precisare pure le tipologie e le caratteristiche degli interventi finalizzati a rendere accessibili le spiagge, le modalità di presentazione delle domande volte a ottenere i contributi, i criteri per la loro valutazione e per la formazione di una graduatoria, gli importi massimi di spesa da ammettere a finanziamento, la modalità di erogazione delle sovvenzioni, i controlli sul corretto utilizzo del denaro con la previsione delle cause di revoca e di recupero delle somme erogate.