Il medico demansionato ha diritto ad ottenere il risarcimento
3 Agosto 2019La Suprema Corte di Cassazione con una recentissima Sentenza recante numero 19923 del 2019 ha sancito che il medico demansionato ha diritto ad ottenere il risarcimento dei danni.
Ha statuito, infatti, la Corte che in caso di accertato demansionamento professionale del lavoratore in violazione dell’articolo 2103 del codice civile, il Giudice del merito può desumere l’esistenza del relativo danno – avente natura patrimoniale ed il cui onere di allegazione incombe sul lavoratore – e determinare l’entità, anche in via equitativa, con processo logico giuridico attinente alla formazione della prova, anche presuntiva, in base agli elementi di fatto relativi alla qualità e quantità dell’esperienza lavorativa pregressa, al tipo di professionalità colpita, alla durata del demansionamento, all’esito finale della dequalificazione ed alle altre circostanze del caso concreto.
La Cassazione, pertanto, ha dichiarato di condividere la decisione di primo grado circa la sussistenza del lamentato e prolungato demansionamento sul piano qualitativo e quantitativo sofferto dal ricorrente nei suoi compiti specialistici nonché, in relazione al pregiudizio patrimoniale, considerando che, approssimandosi ai sessanta anni di età, il medico aveva ritenuto opportuno di andare in pensione per porre fine alla situazione di degrado professionale alla quale l’Azienda lo aveva sottoposto nonostante le reiterate richieste di adeguata ricollocazione nell’organigramma della casa di cura.
Ed, ancora, la Corte nella determinazione del danno non patrimoniale ha fatto riferimento alla sofferenza soggettiva scaturita nell’interessato dalla necessitata determinazione al pensionamento anticipato.
Ne tanto meno le dimissioni volontarie presentate dal sanitario possono indurre a giungere a diverse determinazioni, sostiene sempre la Corte, poiché sussiste una relazione causale diretta tra la situazione di emarginazione professionale del medico e la sua scelta di pensionamento anticipato.
Infine, in detta Sentenza si è, altresì, affermato che la liquidazione del danno patrimoniale in misura corrispondente ai costi sostenuti per l’accesso al pensionamento anticipato di anzianità dovrà essere ritenuta coerente e logica.
Pertanto, in conclusione, la Suprema Corte di Cassazione ha sancito il diritto del medico demansionato ad ottenere un risarcimento dei danni subiti per essere stato emarginato professionalmente da parte della struttura dove svolge la propria attività professionale.