“Il non- luogo della psichiatria e il non-ancora della salute mentale”.

“Il non- luogo della psichiatria e il non-ancora della salute mentale”.

5 Dicembre 2024 Off Di La Redazione

In collaborazione col Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione dell’Università degli studi di Salerno, col patrocinio della Fondazione Francesco Saverio Festa e dell‘Istituto Italiano di Studi Filosofici di Napoli, ha preso il via questa mattina presso il suddetto Dipartimento il convegno dal titolo “Il non- luogo della psichiatria e il non-ancora della salute mentale”.

L’importante evento, che si concluderà domani, a cui partecipano prestigiosi psichiatri, psicologi, filosofi e antropologi, si svolge in occasione del centenario della nascita di Franco Basaglia e ha, tra i suoi obiettivi, quello di riaprire il dibattito sull’eredità positiva che Basaglia e altri esponenti della psichiatria antimanicomiale italiana degli anni 60/70 hanno lasciato.

Si tratta, inoltre, e soprattutto, di avviare una riflessione sugli obiettivi e sullo status epistemico dei saperi “psy” oggi e sulla cruciale questione della formazione dei suoi operatori, rilevando in tale contesto i rischi di una prassi opaca e ambigua nei suoi riferimenti teorici sollecitazione una necessaria riflessione critica.

È in questa luce che può e deve essere ripensata oggi l’eredità di Franco Basaglia, al di là di ogni ritualismo celebrativo  o retoricamente apologetico, che sappia dunque riesaminare la “reale sostanza problematica” che concerne ciò che Basaglia connotò come “questione psichiatrica”. Ovvero: se la psichiatria esista come disciplina biomedica, o se invece, nel momento in cui assume come oggetto della sua osservazione e del suo intervento aspetti sempre più lontani e avulsi dalla “medicina scrictu sensu” , essa cessi di esistere come branca medica e incominci a esistere come “qualcosa d’altro”, di indefinito e probabilmente ancora da definire.