Il Piano ospedaliero penalizza l’ospedale di Polla

Il Piano ospedaliero penalizza l’ospedale di Polla

8 Febbraio 2019 0 Di Angela Freda

Il Codacons denuncia: quella che secondo il governatore della Campania doveva essere una promozione, si è trasformata in una riduzione di posti letto e in una contrazione dell’offerta sanitaria.

Il nuovo Piano ospedaliero, è davvero una manna dal cielo per l’ospedale Luigi Curto di Polla? Secondo una analisi del Codacons Vallo di Diano non è proprio così, anzi… Roberto De Luca, responsabile Codacons per il Vallo di Diano, si rifà ad una dichiarazione del Governatore De Luca il quale sosteneva che il Ministero della salute aveva costretto la Regione Campania a diminuire di 60 unità il numero delle Strutture complesse, dirette da primari, in tutta la Regione. Nel contempo però Vincenzo De Luca sosteneva che “l’Ospedale di Polla veniva promosso Dea di I livello”.

Ebbene, secondo l’analisi di Roberto De Luca, la riduzione di cui parlava il governatore della Campania, è effettivamente stata attuata. Alla pagina 290 (delle 304 pagine del Piano) si possono leggere alcuni numeri: Cardiologia passa da 14 a 10 posti letto (-4 pl) con perdita di 1 Struttura semplice; Chirurgia generale passa 19 a 14 posti letto (-5 pl); Geriatria passa da 15 a 14 posti letto (-1 pl) con perdita di 1 Struttura semplice; Medicina generale passa da 26 a 18 posti letto (-8 pl) con perdita di 3 Strutture semplici; Nefrologia passa 7 a 6 posti letto (-1 pl,) con perdita di una Struttura semplice; Neurologia passa da 15 a 8 posti letto (-7 pl) con perdita di 1 Struttura semplice; Oculistica passa da 6 a 4 posti letto (-2 pl); Ortopedia passa da 18 a 16 posti letto (-2 pl) con perdita di 1 Struttura semplice; Ostetricia e Ginecologia passa da 20 a 10 posti letto (-10 pl) con perdita di 3 Strutture semplici; Otorinolaringoiatria passa da 0 a 4 posti letto (+4 pl) con perdita di 1 Struttura semplice; Pediatria mantiene i propri 10 posti letto (nessuna variazione); Psichiatria passa da 8 a 4 posti letto (-4 pl); Urologia passa da 10 a 8 posti letto (-2 pl); Terapia intensiva mantiene i propri 8 posti letto con perdita di 1 Struttura semplice; Unità coronarica nell’ambito della Cardiologia passa da 8 a 6 posti letto (-2 pl); Osservazione breve intensiva perde l’ unica Struttura semplice, in assenza di posti letto; Gastroenterologia passa da 1 a 4 posti letto (+3 pl);  Pneumologia mantiene i propri 8 posti letto con perdita di 1 Struttura semplice. Viene istituito il Reparto di Recupero e Riabilitazione funzionale con 25 posti letto ed 1 Struttura semplice. “Facciamo quindi le somme – scrive il responsabile Codacons – e vediamo che, a fronte di un incremento di 32 posti letto, vi è una riduzione di 48 posti letto con una perdita netta di 16 posti letto.

Vengono poi eliminate le seguenti Strutture Complesse, rette da primari, trasformate in Strutture Semplici Dipartimentali: Nefrologia; Neurologia; Oculistica; Ostetricia e Ginecologia; Otorinolaringoiatria; Pediatria; Gastroenterologia; Pneumologia. Queste 8 strutture non verranno più dirette da primari, ossia, da medici scelti a seguito di una procedura selettiva concorsuale nazionale. Pertanto – termina Roberto De Luca – l’Ospedale di Polla contribuirà così al taglio regionale delle Strutture complesse nella misura di oltre il 13% (8 su 60), pur avendo un bacino di utenza che rappresenta soltanto l’1% del totale della popolazione regionale.

Vale a dire che agli abitanti del Vallo Diano è stato chiesto ancora una volta un grande sacrificio. Alcuni potranno dire che questi tagli possono essere considerati alla stregua di una promozione. Ci verrebbe da esclamare, con le parole di Mogol, lo scopriremo solo vivendo… a patto che ci sia concesso di vivere abbastanza a lungo per vedere gli effetti di questo piano di programmazione delle rete ospedaliera”.