Il “Ruggi” di Salerno chiede prestazioni ai suoi dipendenti e poi non le retribuisce
14 Luglio 2023Dal 2015 il servizio di trasporto delle salme dalla Torre cardiologica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno all’obitorio viene effettuato, tramite un automezzo dedicato, dagli operatori della sala mortuaria, stante la mancanza di percorsi pedonali dedicati che imporrebbe di passare attraverso corridoi e spazi frequentati dall’utenza, con le ovvie conseguenze negative per il rischio infettivo, la sicurezza del trasporto ed il rispetto della dignità dei pazienti e dei parenti.
Con lo scoppio della pandemia la stessa modalità di trasporto è stata estesa agli altri reparti in caso di decesso di pazienti covid positivi.
In questi anni si è anche realizzato un notevole risparmio rispetto al costo del servizio che in passato veniva effettuato dal comune.
Ebbene, ci si aspetterebbe che l’azienda retribuisse, come previsto dal progetto approvato con delibera, queste attività supplementari, ed invece i lavoratori, a luglio 2023, attendono ancora il pagamento del 50% delle spettanze relative al 2022.
La FP CGIL ritiene inaccettabile questo ritardo e diffida l’Azienda a provvedere all’immediata erogazione di quanto dovuto ai lavoratori.
Nella stessa situazione sono i lavoratori del P.O. di Mercato San Severino che avanzano le spettanze dell’intera annualità.
Ci chiediamo se chi ha la responsabilità di deliberare ed erogare queste quote economiche ai lavoratori dell’obitorio, legate a prestazioni già svolte oltre 12 mesi fa, accetterebbe egli stesso di ricevere lo stesso trattamento.
Il lavoro fatto va pagato ed é assurdo che nel 2023 questo concetto sia ancora sconosciuto all’interno di un luogo di lavoro, per giunta pubblico. Ad affermarlo, in una nota, il segretario generale Antonio Capezzuto e la RSU FP CGIL (Maiorino, Ardia, Naddeo, Sicignano, Nocerino, Lanzara, Finamore, Sessa).