Il Tar accoglie ricorso degli specializzandi
9 Dicembre 2018Il tribunale regionale amministrativo dà ragione agli studenti e riapre le graduatorie. Il segretario nazionale Cgil-medici, Andrea Filippi: “Da tempo sosteniamo che il numero degli specializzandi è inferiore al fabbisogno”.
In attesa della camera di consiglio che si terrà il 23 gennaio prossimo, il Tar del Lazio con un’ordinanza ha confermato la decisione presa dal giudice monocratico lo scorso 9 novembre che consentiva “agli interessati di partecipare, in via interinale, alla riassegnazione dei posti rimasti non occupati nei predetti corsi, nel rigoroso rispetto della posizione, da ciascuno occupata nella graduatoria di merito” e ha disposto che il Miur produca una documentazione entro 15 giorni dall’ordinanza.
La vicenda riguarda la graduatoria del test dell’anno accademico 2016-2017. Soddisfatta la Fp Cgil Medici. “Il Tar del Lazio ha accolto i ricorsi sul concorso per l’accesso alle specializzazioni mediche, promossi dal sindacato con il patrocinio degli Avvocati Michele Bonetti e Santi Delia. Il Giudice Amministrativo ha, infatti, ordinato al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di procedere allo scorrimento della graduatoria fino all’esaurimento dei posti vacanti”. Si legge questo in una nota inviata dall’organizzazione sindacale.
I dati, ricorda la Fp Cgil, “parlano di oltre 500 posti rimasti disponibili e che, solo chi ha agito giudizialmente, può aspirare ad ottenere
“La Fp Cgil Medici da tempo afferma come il numero degli specializzandi sia inferiore al reale fabbisogno del sistema sanitario – afferma il segretario nazionale della Fp Cgil Medici Andrea Filippi, il quale prosegue – con queste importanti pronunce, il Tar, quanto meno, impone che tutti i posti messi a bando vengano effettivamente coperti”.