Il Tribunale del malato, è necessario cambiare sistema per far risalire la qualità delle cure al Ruggi
29 Ottobre 2023
È necessario cambiare rotta per migliorare i livelli assistenziali del “Ruggi d’Aragona” di Salerno, la qualità e il rapporto con i pazienti, i loro famigliari e i cittadini di questo territorio. È quanto si legge in una nota, a firma di Margaret Cittadino, Maria Grazioso, Maria Pastore, Pasquale Trotta, di Cittadinanzattiva e del Tribunale per i diritti del malato.
Lo scorso 26 ottobre sulla rete nazionale il programma Piazzapulita ha trasmesso
immagini dei pazienti al Pronto Soccorso del ‘Ruggi’, pazienti legati, soli indifesi, immagini che hanno colpito tutti i telespettatori. In questi giorni è stato pubblicato il Piano nazionale Esiti, che valuta tutti gli ospedali di Italia e tutti i reparti, anche in questo il ‘Ruggi’, eccezione fatta per la Cardiochirurgia del dottore Iesu (2022), ne esce con valutazioni mediocri per essere
ottomisti. Il ‘Ruggi’ è l’unico ospedale della provincia di Salerno con tutte le specialità mediche e chirurgiche, è un ospedale di formazione (sede della Facoltà di Medicina) e non può rinunciare alle sue missioni principali: curare i cittadini con le pratiche più adeguate utilizzando le conoscenze scientifiche e gli strumenti disponibili, e formare i futuri medici e professonisti della sanità insegnando e comunicando loro l’entusiasmo professionale. Invece una realtà realtà mediocre, sfilacciata senza aspirazioni sceintifiche ed etiche sta scoraggiando tutto il personale e certamente ha ripercusssioni sulla formazione – prosegue la nota.
Bisogna ripensare la dirigenza rinnovandola e l’organizzazione, partendo dall’emergenza (Pronto Soccorso e Chirurgia di urgenga) dai percorsi oncologici cambiare dove tredici cose non vanno e sostituire col criterio del merito e dell’interesse e non col criterio della fedeltà, coinvolgere i medici e il personale nelle decisioni,
velocizzare le procedure concorsuali, partire sempre dai pazienti, confrontarsi con
i cittadini e le loro associazioni. La città di Salerno e la provincia non possono permettere e permettersi la distruzione del ‘Ruggi’ – conclude la nota di Cittadinanzattiva e del Tribunale per i diritti del malato.
Lo scorso 26 ottobre sulla rete nazionale il programma Piazzapulita ha trasmesso
immagini dei pazienti al Pronto Soccorso del ‘Ruggi’, pazienti legati, soli indifesi, immagini che hanno colpito tutti i telespettatori. In questi giorni è stato pubblicato il Piano nazionale Esiti, che valuta tutti gli ospedali di Italia e tutti i reparti, anche in questo il ‘Ruggi’, eccezione fatta per la Cardiochirurgia del dottore Iesu (2022), ne esce con valutazioni mediocri per essere
ottomisti. Il ‘Ruggi’ è l’unico ospedale della provincia di Salerno con tutte le specialità mediche e chirurgiche, è un ospedale di formazione (sede della Facoltà di Medicina) e non può rinunciare alle sue missioni principali: curare i cittadini con le pratiche più adeguate utilizzando le conoscenze scientifiche e gli strumenti disponibili, e formare i futuri medici e professonisti della sanità insegnando e comunicando loro l’entusiasmo professionale. Invece una realtà realtà mediocre, sfilacciata senza aspirazioni sceintifiche ed etiche sta scoraggiando tutto il personale e certamente ha ripercusssioni sulla formazione – prosegue la nota.
Bisogna ripensare la dirigenza rinnovandola e l’organizzazione, partendo dall’emergenza (Pronto Soccorso e Chirurgia di urgenga) dai percorsi oncologici cambiare dove tredici cose non vanno e sostituire col criterio del merito e dell’interesse e non col criterio della fedeltà, coinvolgere i medici e il personale nelle decisioni,
velocizzare le procedure concorsuali, partire sempre dai pazienti, confrontarsi con
i cittadini e le loro associazioni. La città di Salerno e la provincia non possono permettere e permettersi la distruzione del ‘Ruggi’ – conclude la nota di Cittadinanzattiva e del Tribunale per i diritti del malato.
RispondiInoltra
|