Impiego specializzandi in ospedale? Perché no
3 Maggio 2019L’annuncio della regione Lombardia di voler ricorrere agli specializzandi per colmare i vuoti di organico negli ospedali, trova d’accordo il consigliere regionale Flora Beneduce.
Per far fronte alla penuria di camici bianchi, la Lombardia finanzierà un numero superiore di borse di studio, tra le 25 e le 30, per allargare a una maggiore platea di candidati la possibilità di fare formazione accademica nelle principali specialità in sofferenza come anestesia e pediatria. Non solo. « Entro il mese di luglio – ha detto l’assessore al welfare della Giunta lombarda, Giulio Gallera – verranno definite le linee guida per l’impiego degli specializzandi nelle strutture sanitarie regionali. Questo provvedimento sarà molto utile per le varie strutture sanitarie anche a fronte di una acclarata carenza di personale».
“Il tema dell’impiego degli specializzandi nelle strutture sanitarie non è più rinviabile, specie dopo l’entrata in vigore di quota 100 dichiara Flora Beneduce – occorre seguire l’esempio della Lombardia anche in Campania e garantire i livelli di assistenza mediante borse o contratti ai giovani medici”. “L’avevamo già proposto alla Giunta regionale nell’ultima seduta di Consiglio – aggiunge la consigliere forzista – attraverso una mozione sugli Ospedali d’insegnamento, presentata da me, dal capogruppo Cesaro e dal collega Russo. Ora non ci sono più alibi, in Lombardia sono già partiti”.
“Il deficit di programmazione che si registra nella nostra regione impone scelte repentine e drastiche – non basta stabilizzare i precari, serve attivare la leva occupazionale pescando nel bacino dei giovani medici”. “L’assenza di una seria programmazione – spiega – ha creato in questi mesi un buco negli organici che non è più riparabile con toppe. Serve una soluzione strutturale e l’impiego degli specializzandi negli ospedali va senz’altro in questa direzione”.
“Ci auguriamo – conclude – che a questo punto il presidente De Luca voglia prendere in considerazione l’ipotesi di aumentare le borse di studio con risorse regionali e prevedere percorsi di inserimento in ambito ospedaliero per le nuove generazioni di medici”.