“In Articulo Maris”

“In Articulo Maris”

12 Maggio 2019 0 Di La Redazione

“Bisognerebbe educare la gente alla bellezza perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore”.

Queste le parole di Peppino Impastato, ucciso una notte di maggio di 41 anni fa, vittima della mafia ma, ancor più, dell’indifferenza e dell’ignavia. Un messaggio pericoloso il suo. Perché richiama due valori eterni, l’educazione e la bellezza, che hanno in comune il potere di rendere la vita degli uomini libera e onorevole ed un privilegio il viverla. Per questo ci piace pensare che le donne e gli uomini a cui fa riferimento siano proprio tutti, senza distinzioni di sorta, di provenienza geografica o culturale, di credo o di genere, ma nemmeno di costituzione fisica. Perché questo il senso profondo ed esclusivo della traversata di Salvatore Cimmino: collegare idealmente – e non solo dopo 30 Km di nuoto – due comunità associate nella volontà di adottare un Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche. “Per un mondo senza barriere né frontiere”, come recita, appunto, la missione del programma “A nuoto nei mari del globo”, giunto alla sua quindicesima tappa-evento.

Questo il motivo per cui ad accompagnare Salvatore Cimmino, nella partenza dal Lido Nettuno, dei sempre disponibili fratelli Marulo, della marina del sole di Torre Annunziata e ad accoglierlo alla marina della Lobra a Massa Lubrense c’è stata una mostra d’arte, dal titolo “In Articulo Maris”. Saranno esposte opere a tema, sia nelle idee proposte, sia nelle soluzioni formali e materiche adottate, di artisti del territorio nonché di docenti ed alunni del Liceo artistico cittadino.

Ma, attenzione, che sia il Liceo “Giorgio de Chirico” è solo un dettaglio legato alla contingenza e alla specificità dell’indirizzo. Perché è il mondo della scuola tutto, quello dell’educazione al vivere civile e della bellezza del crescere insieme; quello dell’inclusione e non della selezione più o meno “naturale”; quello dell’accoglienza e non dell’eccellenza ad ogni costo ad accompagnare Salvatore. A lui, ad un uomo che ha vissuto sempre in direzione ostinata e contraria va il nostro augurio che almeno in questa sua impresa gli sia favorevole il tempo e la corrente e l’onda non formata. Ma se anche non dovesse essere così, siamo sicuri che niente lo fermerà ed il mare continuerà a portare civiltà. Ma l’impresa dell’uomo, la sua eterna epica ne sarà sempre l’anima vivente.  Quella che ci fa tutti uguali. E proprio tutti!