In barca a vela per combattere le malattie scheletriche rare
8 Novembre 2024Sono stati illustrati ieri in Prefettura a Ravenna i dati, definiti positivi, del progetto ‘Pronti a salpare’ che ha coinvolto otto ragazzi tra i 12 e i 18 anni con malattie rare scheletriche provenienti da diverse regioni italiane.
II giovani in particolare avevano preso parte a un’esperienza sperimentale in barca a vela con contestuale studio per valutare l’impatto terapeutico e riabilitativo.
I promotori del progetto – l’istituto ortopedico Rizzoli di Bologna e l’associazione Marinando Ravenna – hanno illustrato l’esperienza con le testimonianze dei ragazzi. Insieme al prefetto Castrese De Rosa, è intervenuto tra gli altri il ministro per la Disabilità Alessandra Locatelli. L’esperienza, della durata di una settimana e iniziata il 27 maggio scorso, si è snodata attraverso attività in mare e di team building sotto stretto controllo.
Nell’occasione sono stati monitorati vari parametri prima e dopo: per misurare la postura e la funzionalità attraverso sensori inerziali di movimento (Imu) e per valutare la qualità della vita e il benessere attraverso quelli che in medicina si chiamato Pros (patient reported outcomes), cioè risultati riferiti dai pazienti sugli esiti delle cure. Su entrambe le categorie di parametri, i dati – si legge in una nota – parlano di miglioramenti generalizzati e misurati, anche a tre mesi dal termine della settimana in barca a vela. Il ministro ha espresso una valutazione positiva per le nuove terapie utili a fronteggiare, contrastare e ridurre gli impatti sulla salute di malattie che possono provocare disabilità.