In Campania il rispetto di leggi e contratti in sanità non esiste

In Campania il rispetto di leggi e contratti in sanità non esiste

24 Luglio 2024 Off Di Salvatore Caiazza*

L’ordinaria quotidiana folla in una sala d’aspetto di uno studio di medicina generale nella provincia di Napoli e nella Campania in toto, a causa della ricettazione, certificazioni che sono tutti in carico ai medici di famiglia, a differenza delle altre regioni d’Italia, dove i Cittadini ricevono le prescrizioni su ricette del Sistema Sanitario Nazionale, dopo una visita specialistica negli ambulatori distrettuali ASL e negli ambulatori ospedalieri, così come un inabile temporaneo al lavoro, gli viene certificata la malattia telematicamente, ai sensi della Legge vigente.

Nella terra, che gli antichi Romani chiamavano “Campania felix”, in sanità per i Cittadini c’è solo tristezza e rabbia e i medici vanno in burn-out per un sovraccarico di lavoro, a causa di una burocrazia eccessiva, poiché devono sobbarcarsi ciò che dovrebbe essere ripartito su tutti i medici del sistema sanitario regionale, come viene normato da Leggi e Contratti. Purtroppo siamo la regione con il peggiore sistema sanitario e i Cittadini devono fare file infinite per ricette e certificazioni che dovrebbero avere subito nelle loro tasche, ma sono costretti a recarsi dal proprio medico di famiglia, al quale, oltre a occuparsi delle dovute problematiche cliniche, sono costretti a tappare le falle di un sistema amministrativo in sanità oramai giunto al fallimento.

Se non si cambia rotta, presto, tra pensionamenti e dimissioni precoci, i Cittadini campani resteranno privi dei loro medici di famiglia. Grazie, grazie, grazie Regione Campania!