In Campania si riaffaccia la tubercolosi
14 Gennaio 2019Casi di tisi a Napoli, Pedicini: “L’Unione europea, allertata dal M5S, conferma l’attenzione sul tema che resta alta”. Peraltro la sorveglianza sulla Tbc rappresenta un, inderogabile, obbligo di legge.
Il ritorno di malattie che si credeva eradicate all’origine della preoccupazione espressa e portata in sede comunitaria dall’esponente politico dei 5 Stelle
Dopo che i casi di tubercolosi occorsi all’Ospedale San Paolo di Napoli erano stati esposti all’Ue dall’europarlamentare e portavoce del M5S Piernicola Pedicini si legge nella nota stampa – la Commissione Europea chiarisce che l’attenzione sul tema resta alta. La sorveglianza della tubercolosi – ha spiegato la Commissione – costituisce un obbligo giuridico nel quadro stabilito dalla decisione (numero 1082 del 2013) sulle minacce per la salute a carattere transfrontaliero. In più ricorda la collaborazione con il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) tesa a rafforzare la sorveglianza, la sensibilizzazione, la preparazione e la risposta alla Tbc.
Sulle statistiche relative ai contagi, richieste da Pedicini, l’Ue ha fatto sapere che tutti i dati sulle infezioni da Tbc correlate all’assistenza sanitaria sono comunicati a livello regionale e nazionale. Le statistiche più recenti sono presentate nel profilo del paese pertinente, che riassume i principali indicatori di prevenzione e di controllo della Tbc. I dati a livello europeo segnalati all’Ecdc sono invece indicati nella relazione sulla sorveglianza.
Sull’intervento invocato da Pedicini affinché l’Ue verificasse che le autorità locali competenti stiano mettendo in atto tutte le misure necessarie per far fronte al potenziale pericolo di contagio, la Commissione ha chiarito che esistono delle indicazioni normative alle quali gli stati devono attenersi. In particolare, ha ricordato che nel 2008 l’Ecdc ha sviluppato un piano d’azione quadro per la lotta contro la tubercolosi nell’Unione europea e un quadro di monitoraggio per dare seguito al piano d’azione. L’Ecdc nel 2018 ha inoltre disposto una triplice azione: l’emanazione di indicazioni sulla gestione dei contatti dei pazienti affetti da TBC a farmacoresistenza multipla; l’emanazione di standard per la cura della tubercolosi e la predisposizione di orientamenti sulla gestione di infezioni latenti da TBC.
Si tratta di documenti che orientano le attività di prevenzione e di controllo della tubercolosi nell’UE e nello spazio economico europeo.
Sollecitata dal portavoce M5S, la Commissione ha chiarito inoltre di aver pubblicato un documento di lavoro dei servizi della Commissione sulla lotta contro l’HIV/AIDS, l’epatite virale e la TBC che delinea le azioni dell’UE riguardo a queste malattie. Inoltre il piano d’azione europeo “One Health” contro la resistenza antimicrobica prevede azioni volte a combattere la tubercolosi resistente ai farmaci. La Commissione ha fatto sapere di sostenere azioni sulla Tbc anche attraverso il programma dell’UE per la salute, i programmi quadro dell’UE per la ricerca, lo strumento di cooperazione allo sviluppo e lo strumento europeo di vicinato e partenariato. Annualmente – ha detto infine – eroga dei finanziamenti destinati al Fondo globale per la lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria.
“Siamo convinti – commenta Pedicini – che non si possa sottovalutare il contagio da TBC, una malattia che per troppo tempo è stata considerata debellata. Il M5S è a fianco dei cittadini e degli ammalati e lotterà nelle sedi opportune per tutelare la salute di tutti!”.