In era Covid aumentano i casi di femminicidi. Installata la prima panchina rossa a Piano di Sorrento
25 Marzo 2021La pandemia da ha aggravato ulteriormente la situazione contribuendo ad una escalation di femminicidi.
Da un anno ormai il Coronavirus non ci dà tregua, la pandemia ha travolto e stravolto tutti noi, distanziamento sociale, loockdown, zona rossa, didattica a distanza sono termini divenuti familiari. Stiamo in piena terza ondata, il virus varia e si diffonde, colpiti anche i più giovani. In attesa del vaccino, unica speranza per tenere testa al virus, non si può ignorare il fenomeno femminicidio. Nel periodo della pandemia da coronavirus sono le donne a pagare un prezzo molto alto, i dati delle “femmine” uccise tra le mura domestiche fanno accapponare la pelle. Il termine femminicidio, utilizzato per la prima volta nel 2004 dall’antropologa Marcela Lagarde con lo scopo di attirare l’attenzione sulla drammatica situazione delle donne messicane, ben presto si è diffuso in tutto il globo. Il femminicidio non accade all’improvviso ma rappresenta l’ultimo atto di un ciclo di violenza in un contesto in cui subalterno è il ruolo della donna che diviene soggetto discriminabile e di conseguenza uccidibile. Anche in Italia come in Messico e non solo il femminicidio è una piaga sociale, durante il loockdown numerosissimi gli omicidi commessi. Piano di Sorrento dice no alla violenza sulle donne e nella cittadina carottese, proprio in piena emergenza Covid, viene installata una panchina rossa al Belvedere sulla Marina di Cassano. Un gesto fortemente voluto dalla Amministrazione comunale, dall’Assessorato alle Pari Opportunità, guidato da Rossella Russo, dalla Fidapa, sezione penisola sorrentina, presieduta dalla dott.ssa Cristina D’Esposito e dal Centro italiano femminile comunale (CIF) rappresentato da Luisa Bevilacqua. Ai microfoni di Tutto Sanità Luisa Bevilacqua ci ricorda che a Piano di Sorrento il CIF da un bel po’ ha aperto uno sportello Antiviolenza ed opera grazie a volontari, tutti professionisti che si prodigano per chi ha bisogno di aiuto, di sostegno e di assistenza. Con rammarico la Bevilacqua dice “la pandemia da Covid-19 ha aggravato ulteriormente la situazione contribuendo ad una escalation di femminicidi che è diventata insopportabile e che non può e non deve lasciarci indifferenti. Il Covid-19 ha messo in evidenza in modo esponenziale le difficoltà di quelle donne che vivono la violenza domestica e chiuse in casa alla mercè del proprio aguzzino stanno vivendo il più terribile degli incubi. L’auspicio è che la “nostra” panchina attiri sguardi e pensieri e che diventi argomento di discussione in modo che pur restando immobile veicoli il messaggio che l’amore crea la vita, l’amore non uccide”. La signora Bevilacqua prima di congedarmi ci tiene a divulgare un messaggio “è fondamentale promuovere la cultura del rispetto e diffondere il più possibile la parità di genere, solo attraverso una attenta e mirata educazione potremmo iniziare a immaginare un mondo senza più donne picchiate, molestate, sfigurate, perseguitate, violentate ed uccise, insomma vivremmo in un mondo sicuramente migliore”.