Incendio alla discarica “Cava Alma”
27 Luglio 2019Siamo solo alle prime avvisaglie della crisi e già ricominciano gli atti criminali degli incendi dolosi, con inevitabile corollario di semina di diossine.
Rimarrà a ricordo perenne la frase di un camorrista che, a chi gli faceva notare dell’inquinamento delle falde acquifere, diede l’ottusa risposta che tanto lui consumava acqua minerale. Per i “seminatori di diossine” è ancor peggio a meno che non abbiano da opporre un “tanto andiamo in giro con le maschere antigas”.
L’aria, infatti, entra nelle case di tutti. Delle vittime che sono costrette, passivamente, a respirare diossina, dei carnefici che, attivamente, respirano la medesima aria inquinata.
“L’incendio che si è sviluppato oggi nella discarica dismessa di “Cava Alma”, tra Villaricca e Qualiano, realizzata negli anni Novanta dalla criminalità organizzata – spiega il vicepresidente della Giunta regionale, Fulvio Bonavitacola – segue di pochi giorni un innesco d’incendio presso la discarica di Masseria del Pozzo, prontamente domato”.
“Desidero ringraziare le forze dell’ordine ed i Vigili del fuoco per il pronto intervento eseguito in entrambe le circostanze, che ha impedito più gravi conseguenze – completa Bonavitacola – la sostanziale concomitanza temporale e la contiguità territoriale dei siti interessati induce fondatamente ad ipotizzare un disegno doloso preordinato. Spetterà, naturalmente, all’autorità giudiziaria accertare l’eventuale colleganza fra i due episodi ed individuare le conseguenti responsabilità”.