Incidente funivia, critiche le condizioni del paziente: la Procura indaga

Incidente funivia, critiche le condizioni del paziente: la Procura indaga

18 Aprile 2025 Off Di Gaetano Milone

Il presidente Eav Umberto De Gregorio: Tragedia innspiegabile.

Mentre la Procura di Torre Annunziata, Procuratore Nunzio Fragliasso, sostituto Giuliano Schioppi e l’aggiunto Giovanni Cilenti,  indaga sulle causa della tragedia del Faito che ha causato la morte di quattro passeggeri, compreso l’operatore, precipitati in un dirupo con la cabina a monte per la rottura del cavo di trazione e ben nove miracolati nella cabina a valle, risultano critiche le condizioni del ricoverato all’ospedale del mare.

 Questo Il bollettino medico diramato dall’Asl Na1  –incidente FAITO – bollettino concioni del paziente ore 07,45.
Il paziente ricoverato presso il P.O. Ospedale del mare resta stabile nella sua gravità. Questa mattina si procederà ad eseguire diagnostica di controllo per verificare se l’evento traumatico – del tipo a “dinamica maggiore” – possa aver provocato danni che si possono palesare anche a distanza di alcune ore.
Il paziente resta intubato per la protezione delle vie aeree e supporto ventilatorio; attualmente ventilato meccanicamente in sedazione profonda.
Il paziente permane in condizioni critiche e la prognosi resta riservata”. 

Intanto  si apprendono agghiaccinati notizie da parte del Presidente Eav, Umberto De Gregorio “ la cabina a monte è avanzata fino al pilone successivo e si è schiantata a tutta velocità. Si pensava in un primo momento, che fosse nella fitta nebbia, poi la tragica scoperta”.  Ed ancora con una comunicato Ansa: “-‘Nessuna connessione tra cattivo tempo e crollo cabina Faito’. De Gregorio, se vento supera un certo livello funivia si blocca- Ci sono i controlli sulla funzionalità della funivia e il forte vento di questi giorni tra gli elementi sui quali le indagini dovranno fare chiarezza per capire le cause della tragedia del Faito. Nei giorni scorsi le corse della funivia erano state bloccate per il maltempo. Ieri c’era vento. “Si ritiene – spiega il presidente Eav, Umberto De Gregorio che non ci sia alcuna connessione tra il cattivo tempo e il
crollo della cabina. Non lo dico io, lo dicono i tecnici. C’è un sistema automatico. Quando il vento supera un certo livello, la funivia si blocca automaticamente”.
La riapertura era avvenuta da una settimana dopo “tre mesi di prove tutti i giorni, giorno e notte, con le condizioni, con tutte le radiografie che si fanno alle funi a opera del direttore di esercizio che è un giovane ingegnere validissimo”. Per De Gregorio la tragedia è “qualcosa di inspiegabile”.

Sul posto hanno operato i Vigili del Fuoco, gli Umini del Corpo nazionale Soccorso Alpino Speleologico ed i Militari del soccorso alpino della Guardia di Finanza di stanza ad Avellino giunti sul posto immediatamente. Al di là dell’immane tragedia che ha analogo precedente nel 1960 con quattro morti a causa di una delle cabine precipitata senza freni sui sottostanti binari della Circum, restano da capire ad oltre sessant’anni di distanza le cause di un “guasto” anomalo, incredibile ( la rottura del cavo di trazione) e la mancata entrata in funzione di uno dei freni di emergenza. 

Per il Faito e per tutti gli operatori turistico-commerciali della zona che avevano sperato in un rilancio della località, anche dopo il famoso rapimento di Angela Celentano, si prevedono tempi critici anche per il sequestro dell’impianto ( per niente affidabile) ad opera dell’Autorità giudiziaria.