Incontro all’Asl Na3 Sud per dire no alla violenza
21 Febbraio 2019Antonietta Costantini, manager dell’Azienda sanitaria locale, incontra – domani alle 12 – personale ed organizzazioni sindacali dell’ospedale di Boscotrecase.
C’è chi di fonte ai soprusi ed alla legge imposta da chi crede di essere il “più forte” tace. Chi evita, con cura, lo scontro perché alla fine siamo pur sempre in terra di camorra. Ma, per fortuna, c’è anche chi reagisce ed alla legge della giungla continua ad opporre quella del codice. Il segno che, nel marasma generale, ancora resiste quel comune “senso del pudore” che lascia ancora aperta la porta alla speranza.
Succede così che – di fronte alla barbarie di un reparto devastato per la morte di un congiunto, alla violenza fisica grave perpetrata ai danni di operatori sanitari e medici in servizio e senza neanche pensare al danno che poteva essere causato ad altri ammalati che potevano vivere situazioni emergenziali – la risposta arriva, innanzitutto, dal segnale forte che la direzione strategica dà fissando l’incontro proprio nell’ospedale “devastato” da un atto che, al di là delle circostanze motivazionali, resta un atto di delinquenza comune e come tale va inquadrato.
Chi dirige un’Asl, al di là della fermezza e della testimonianza, non è in grado di sfoderare armi in grado di sconfiggere un sistema, violento ed acefalo, che ha portata ed implicazioni anche culturali. Chi dirige un’Asl ha il dovere di combattere in prima linea e di alzare la voce per opporsi, per quelllo che può, ai modelli violenti imperanti. E, per la verità, questo è stato fatto.