Incurabili, no al “linciaggio” di chi ha solo prestato aiuto
2 Luglio 2019Sfollati degli Incurabili, Verdoliva: “L’Asl ha fatto sforzi enormi per accompagnare le famiglie verso una sistemazione. Inammissibile l’atteggiamento di chi nega questo impegno”.
L’aiuto finanziario da parte dell’Asl Napoli 1 Centro, a sostegno degli sfollati allontanati dalle loro dimore a seguito della voragine che si è aperta nell’aria degli “Incurabili”, non poteva durare per sempre. In tal senso i verbali sottoscritti con il comune di Napoli e il comitato dei residenti traferiti, che in tal senso fissavano al 30 giugno scorso la scadenza dell’ennesima proroga. E questo senza considerare che tra i compiti istituzionale di un’Azienda sanitaria non vi è certo quello di garantire alloggi a chicchessia, e questo al di là delle motivazioni che hanno spinto l’Asl metropolitana per spirito di solidarietà ad intervenire anche economicamente, per garantire un tetto alle famiglie sfollate.
Rispetto a tutto questo esprime amarezza il commissario straordinario dell’Asl, Ciro Verdoliva per le dichiarazioni di fuoco rese alla stampa proprio dal comitato degli sfollati.
“È un dato di fatto – sottolinea il commissario straordinario dell’Asl cittadina – che ad oggi l’unico Ente che ha garantito l’aiuto concreto per le immediate esigenze degli sfollati degli Incurabili è stata l’Asl Napoli 1 Centro con un esborso di circa 150.000 euro, salvo conguagli, per il pagamento delle strutture alberghiere di volta in volta individuate. Si tratta però di una situazione che non è più sostenibile, sotto il profilo amministrativo e della responsabilità contabile. Anche in considerazione del fatto che sin da subito l’Azienda è stata chiara nel manifestare la necessità per ciascuno dei nuclei di trovare una soluzione alloggiativa alternativa”.
Puntigliosa, lunga, meticolosa la lista degli interventi descritta nella nota stampa emessa dall’Azienda sanitaria locale, a dimostrazione del suo concreto agire a favore dei nuclei familiari trasferiti. Dai verbali agli incontri avuti in più occasioni con tutte le parti in causa, ivi compreso il comune di Napoli. Incontri che non hanno dato gli esiti sperati visto che, in ultima analisi, fino ad oggi, è stata la sola Azienda sanitaria locale a farsi carico del problema.
“Non comprendo e non posso condividere l’atteggiamento del Comitato degli Sfollati – conclude Verdoliva – che nel corso di tutte le riunioni del Tavolo ha sempre manifestato la volontà di collaborare rendendosi conto degli sforzi compiuti dall’Asl Napoli 1 Centro. Un atteggiamento che evidentemente era solo di forma, visto che ora sembrano dimenticare gli sforzi, pretendendo una sistemazione alberghiera senza termine. Confondendo la nostra disponibilità per un qualche tipo di obbligo giuridico che non sussiste nelle competenze dell’Asl Napoli 1 Centro”.