Incurabili, trasferiti gli arredi storici
30 Maggio 2019Sarà il Palazzo Reale di Napoli e la Basilica di San Gennaro fuori le mura ad ospitare i beni artistici della Farmacia storica e della Chiesa di Santa Maria del Popolo degli Incurabili.
Sarà il Palazzo Reale di Napoli ad ospitare i preziosi manufatti appartenenti alla storica Farmacia degli Incurabili sino a quando il Complesso monumentale di Caponapoli non sarà nuovamente in sicurezza. L’accordo è stato sottoscritto oggi a Roma, dopo diversi sopralluoghi e svariate riunioni tenute nell’ultimo mese, tra il commissario straordinario dell’Asl Napoli 1 Centro e il direttore generale archeologia belle arti e paesaggio – unitamente al direttore generale musei e al direttore generale educazione e ricerca – del Ministero per i beni e le attività culturali.
Il nuovo spazio espositivo, ospitato nei locali al piano terra di Palazzo Reale, sarà un piccolo “Museo della storia sanitaria di Napoli”, una sezione organica della nuova zona espositiva (allestita all’interno delle Scuderie di Palazzo Reale) destinata ad ospitare una mostra permanente sulla storia della città di Napoli.
“Diamo così a queste opere una casa, ancorché temporanea, di grandissimo prestigio”, spiega il commissario straordinario Ciro Verdoliva. “Sarà l’Asl, in accordo con la direzione generale del Ministero per i beni e le attività culturali e con la direzione del Museo di Palazzo Reale, a realizzare il progetto di allestimento di tutti i beni della Farmacia – prosegue Verdoliva – un lavoro di squadra che ci permetterà di valorizzare le opere sino a quando torneranno a casa”. Questo accordo prevede anche l’esposizione dei beni artistici nella Basilica di San Gennaro fuori le mura a mano a mano che si procederà al restauro di tutte le opere d’arte e di tutti gli oggetti di interesse storico-artistico, in modo particolare quelli della Chiesa Santa Maria del Popolo degli Incurabili, che mostrano più di quanto dovrebbero i segni del tempo. Nei depositi connessi ai laboratori di restauro di Palazzo Reale tutte i beni artistici che ne avranno bisogno saranno infatti affidati alle cure degli esperti di restauro afferenti alla Direzione generale educazione e ricerca (Istituto superiore per la conservazione e il restauro – Opificio delle pietre dure) del Ministero per i beni e le sttività culturali. “Il nostro obiettivo – ricorda Verdoliva – è fare in modo che tutti i manufatti e le opere d’arte possano al più presto tornare nella loro sede d’origine a valle dell’intervento di restauro per il quale la Regione Campania ha stanziato il 23 aprile scorso 100 milioni di euro”.