Infermieri e militari? Si, ma solo se iscritti all’albo
17 Marzo 2019Gli infermieri militari che esercitano la professione senza essere iscritti all’albo commettono il reato di abusivo esercizio della professione. In tal senso una normativa che determina l’obbligo.
Dal 15 febbraio 2018, gli infermieri militari che esercitano la professione senza essere iscritti all’Albo commettono il reato di abusivo esercizio di una professione ed il loro datore di lavoro è penalmente responsabile.
Infatti, con l’entrata in vigore della legge 3/2018, chi esercita una professione sanitaria deve essere iscritto obbligatoriamente all’Albo professionale.
A tal proposito ci si chiede cosa stia facendo il Ministro della Difesa per evitare che migliaia di infermieri militari e delle altre professioni sanitarie che prestano servizio negli enti, reparti e strutture delle Forze Armate, continuino a violare la legge penale.
Per il momento nulla, probabilmente perché il Ministro ed i vertici militari, a quanto pare, non devono avere ben chiara la portata dell’articolo 348 del codice penale e le relative responsabilità penali che detta norma fa ricadere sia sui militari che, non essendo iscritti all’Albo professionale, esercitano abusivamente la professione sanitaria e quelle maggiori che investono il datore di lavoro o coloro che li comandano.
Requisito obbligatorio per poter esercitare la professione infermieristica all’interno del Servizio Sanitario Nazionale ed in libera professione è quello di iscrizione all’Ordine degli Infermieri. Ebbene, la maggior parte degli infermieri militari ne sono sprovvisti.
Con una nota del 28 febbraio scorso, l’Amministrazione della Difesa aveva disposto immediate ed urgenti verifiche sulla giusta applicazione della normativa che sancisce l’obbligo di iscrizione al relativo Albo professionale anche per il personale militare delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetriche, riabilitative e tecnico sanitarie ma, purtroppo, ad oggi, si è ancora in una fase di stallo non essendosi risolto alcunché.
Vi è, infine, da precisare che tale problematica non deriva dalla cosiddetta formazione professionale, poiché non è veritiera la circostanza che gli infermieri militari svolgono un percorso formativo differente dagli altri infermieri. L’unico problema è dato esclusivamente dalla mancata iscrizione di tali figure all’Ordine Professionale.
In conclusione, gli infermieri militari non iscritti all’Albo professionale, esercitano abusivamente la professione con ricadute penali ai sensi e per gli effetti dell’articolo 348 del codice penale non solo nei loro diretti confronti ma, anche, nei confronti del proprio datore di lavoro o di coloro che li comandano.