Infermieri pubblici italiani finalmente nel piano vaccini
20 Marzo 2021Antonio De Palma: “È questa la strada maestra da percorrere per dare una svolta decisiva al piano vaccinazioni e per creare le basi di un sistema sanitario organizzato e forte”.
“Dopo i nostri ripetuti appelli, in continuità con le manifestazioni che abbiamo realizzato in tutta Italia, finalmente ci hanno informati, a distanza di 2 giorni dal nostro ultimo comunicato pubblico, che la libera professione che chiediamo, anche se inizialmente plasmata sulle esigenze o i tempi della campagna vaccinale, dovrebbe ricevere il via libera nelle prossime ore.
Non aspettavamo altro, anche se il condizionale è d’obbligo. Lo chiediamo da 4 mesi ormai. Siamo di fronte ad una delle istanze più importanti che ha caratterizzato le nostre recenti battaglie nelle piazze italiane e che ci ha fatto passare anche attraverso uno sciopero”. Così Antonio De Palma, presidente nazionale del Nursing Up, commenta positivamente la notizia della concreta possibilità che sia presto revocato o per lo meno sospeso il regime di esclusività della professione per gli infermieri pubblici dipendenti: “Un limite enorme, un ostacolo all’infinito potenziale che la realtà infermieristica odierna potrebbe esprimere. Pensiamo, come conseguenza diretta del provvedimento che aspettiamo, ad una portentosa accelerazione del piano vaccini. Gli infermieri dipendenti, forti della possibilità di esercitare la libera professione, potrebbero collaborare con strutture esterne, avvantaggiando notevolmente con il loro apporto il percorso dell’immunizzazione di massa. Pensiamo a quanti infermieri potrebbero collaborare con le farmacie, a quanti di loro potrebbero raggiungere a domicilio le persone anziane. Con questo spirito costruttivo attendiamo ansiosi di vedere varato il provvedimento che ci è stato annunciato, perché no, anche assieme ad un altro provvedimento per il quale lottiamo da tempo e sul quale pure abbiamo avuto indicazioni rassicuranti. Parliamo del decreto Ministeriale oggetto del nostro ultimo appello pubblico, che dovrebbe sbloccare, per le regioni, la possibilità di utilizzare le prestazioni aggiuntive per i sanitari pubblici dipendenti. Caro ministro Speranza, come sindacato saremo felici di testimoniare il pragmatismo con il quale vorrai dare corpo, con fatti, alla disponibilità manifestata negli incontri con la nostra delegazione a margine delle manifestazioni nazionali. Il passo importante, cioè lavorare per iniziare a liberare gli infermieri pubblici dal lacciuolo incomprensibile dell’esclusività, esprime in maniera plastica quella tua dichiarata volontà di realizzare un cambiamento radicale del Ssn. Con queste premesse, gli infermieri italiani non potranno che continuare a confermarsi il perno di una realtà sanitaria che guarda al bene della collettività”.