Influenza bye bye
17 Marzo 2019La fase acuta del disturbo febbrile di stagione dovrebbe essere oramai alle spalle, anche se i continui e repentini mutamenti climatici non aiutano a mettere la parola fine.
A quanto pare le idi di marzo sono risultate fatali ma all’influenza che, a meno di clamorosi ed improbabili colpi di coda, dovrebbe essere nella sua fase calante.
Va in questa direzione l’ultimo rapporto del sistema di sorveglianza integrato (Influnet) dell’Istituto superiore di sanità che riferisce come “nella decima settimana del 2019, il numero di casi di sindrome influenzale è ancora in calo e l’incidenza si colloca nell’area di bassa intensità”.
Ci si avvicina, insomma, alla “soglia basale con un livello pari a 4,8 casi per mille assistiti”. Il calo dell’incidenza – sempre secondo il report Influnet aggiornato al 14 marzo scorso – è maggiormente evidente nelle fasce di età pediatriche. Il numero di casi stimati in Italia in questa settimana è pari a circa 288.000, per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di circa 7.231.000 casi. P.A. di Trento, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo e Calabria le Regioni maggiormente colpite.
È tempo di bilanci, dunque, ed il primo dato che salta agli occhi è il gran numero di persone allettate. tanto che da qualche parte si è levata la voce di chi ha messo sotto accusa l’efficacia del vaccino utilizzato.
Nella decima settimana del 2019, nella P.A. di Trento, in Toscana, in Umbria, nelle Marche, in Abruzzo e in Calabria, l’incidenza si mantiene al di sopra dei sei casi per mille assistiti. Subito dopo si colloca il dato dell’incidenza relativo alla Campania: 5.61 su mille assistiti.