Influenza intestinale, può lasciare strascichi fino a cinque anni

Influenza intestinale, può lasciare strascichi fino a cinque anni

24 Agosto 2024 Off Di La Redazione

Una semplice influenza intestinale può portare a sviluppare sintomi persistenti tipici della sindrome dell’intestino irritabile: lo ha rivelato uno studio pubblicato sulla rivista Gut da un gruppo di ricercatori del Gemelli e Università Cattolica. Sul banco degli imputati virus come il SARS CoV-2 e batteri come Campylobacter ed Enterobacteriaceae, protagonisti di tante infezioni gastro-intestinali anche estive. La sindrome dell’intestino irritabile (IBS), in molti casi potrebbe rappresentare l’ennesima eredità del COVID-19, ma anche della cosiddetta ‘maledizione di Montezuma’ (o ‘diarrea del viaggiatore’), spiega Giovanni Cammarota, Ordinario di malattie dell’apparato digerente della Cattolica di Roma e direttore della UOC di Gastroenterologia, al Gemelli.

L’IBS è caratterizzato da dolori addominali, gonfiore, stipsi alternata a diarrea; affligge secondo le stime della Società Italiana di Gastroenterologia il 20-40% della popolazione italiana, con una predilezione per le donne e la fascia d’età tra i 20 e i 50 anni. Le cause non sono né ben definite, né univoche; la nuova ricerca è dunque preziosa, perché aiuta a far luce su alcune cause specifiche dell’IBS. Lo studio si basa sulla revisione di tutta la letteratura scientifica riguardante la comparsa di IBS dopo un episodio di gastroenterite, spiega Gianluca Ianiro, corresponding author. È emerso che i sintomi di IBS compaiono in una persona su 7 dopo un episodio di infezione gastrointestinale. L’analisi dei dati ha consentito anche di appurare che dopo questo ‘innesco’, i disturbi permangono per 6-11 mesi in almeno la metà delle persone colpite da una gastroenterite acuta; ma la durata dell’IBS potrebbe protrarsi fino a oltre 5 anni.

La presenza di disturbi d’ansia, prima dell’episodio di gastroenterite triplica inoltre il rischio di sviluppare IBS. Per quanto riguarda gli agenti infettivi, la comparsa di IBS è più probabile dopo una gastroenterite acuta da Campylobacter (21%); il rischio di IBS è 5 volte maggiore dopo infezione da Proteobacteria o da SARS-CoV-2 e 4 volte maggiore dopo infezioni da Enterobacteriaceae”. “Visto che la gastroenterite è un’evenienza molto comune – spiega Antonio Gasbarrini, coautore e preside della Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica – i risultati del nostro studio potrebbero essere rilevanti in un’ottica di salute pubblica”. 

 

 

 

 

Fonte: https://www.doctor33.it/articolo/61936/influenza-intestinale-puo-lasciare-strascichi-fino-a-cinque-anni-lo-studio