Inquinamento in costiera sorrentina
20 Maggio 2020Sversano pittura e materiali di scarto edile in mare, nell’Area marina protetta di Punta Campanella. Sono stati individuati e denunciati dalla Guardia Costiera.
Nella tarda giornata di ieri, a termine di una lunga attività d’indagine durata più giorni, i militari dell’Ufficio Locale Marittimo di Massa Lubrense, agli ordini del Maresciallo Giovanni Provenzano, hanno individuato e denunciato alla competente Autorità Giudiziaria i responsabili dello sversamento in mare delle sostanze chimiche e dei residui di prodotti edili che aveva letteralmente colorato di bianco il bellissimo e cristallino tratto di mare in località San Montano nel Comune di Massa Lubrense, in piena Area Marina Protetta di Punta Campanella.
Il 5 maggio scorso la segnalazione alla Capitaneria di porto che consentiva l’avvio delle attività investigative.
Giunto sul posto il personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Massa Lubrense ha potuto accertare accerta la presenza di una macchia (presumibilmente pittura bianca) in acqua che, rispetto alla segnalazione originaria, si era notevolmente dissolta lasciando in superfice una lieve iridescenza.
È iniziata, così, una attenta attività di indagine da parte dei militari della Guardia Costiera che nei giorni seguenti hanno provveduto a sentire diverse persone informate sui fatti ed a reperire documenti in merito. L’attività d’indagine è sfociata nell’individuazione del responsabile dello sversamento, dipendente di una ditta edile che stava svolgendo lavori di ristrutturazione in un’abitazione privata sita proprio in località San Montano del Comune di Massa Lubrense. Da qui la denuncia alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata per il reato di inquinamento per aver immesso sostanze chimiche nocive in uno dei tratti più belli della costa sorrentina.
“Le attività di controllo e vigilanza sul litorale di competenza continueranno senza sosta anche nei prossimi giorni, trattandosi di pattugliamenti non sporadici ma programmati nell’ambito della pianificazione operativa posta in essere in tutta la regione Campania dalla Direzione Marittima di Napoli, al fine di tutelare l’ambiente e l’ecosistema marino, che proprio in questo periodo ha visto un miglioramento dello stato delle acque a seguito del “lockdown” consequenziale all’emergenza Covid19” – questo il commento all’operazione di polizia ambientale appena conclusa, da parte del Comandante della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia, Capitano di Fregata, Ivan Savarese.
“Ringraziamo la Capitaneria con la quale abbiamo uno storico e proficuo rapporto di collaborazione – dice il Presidente del Parco Marino, Michele Giustiniani – I miei complimenti al comandante Savarese e al maresciallo Provenzano per il pragmatismo che hanno fin da subito messo in atto nelle loro azioni.”
Esprime soddisfazione anche il direttore del Parco, Antonino Miccio:” Bisogna colpire con determinazione quanti continuano ad inquinare e deturpare il mare. Un plauso alla Capitaneria di Porto per la rapida risposta all’increscioso episodio accaduto all’interno dell’Area Marina Protetta”.