Integratori, no all’autodiagnosi e all’autocura (prima parte)

Integratori, no all’autodiagnosi e all’autocura (prima parte)

23 Maggio 2019 0 Di Carlo Alfaro*

È necessario normare il settore. Importante incontro pluridisciplinare sugli Integratori alimentari a Piano di Sorrento promosso dal dottor Francesco Palagiano.

Il dottor Francesco Palagiano, farmacista territoriale e segretario nazionale Asfi, Associazione scientifica farmacisti italiani, si è fatto promotore di un Convegno organizzato in sinergia da Asmc, Accademia di scienze mediche e chirurgiche, e Asfi, dal titolo “Integratori alimentari: tra prescrizione medica e consiglio in farmacia”. L’evento, che si profila quale Incontro Interdisciplinare medici-farmacisti, aperto ai professionisti della sanità ma anche al pubblico dei cittadini, si terrà il 25 maggio dalle 10 alle 13 a Piano di Sorrento, nel Centro congressi di Villa Fondi Di Sangro in via Ripa di Cassano. “L’Asfi – spiega Palagiano – ritiene che la crescita incontrollata dei cosiddetti integratori alimentari, prescritti su ricetta medica e poi reperibili in commercio senza l’intermediazione esperta di un Farmacista, presenti grossi rischi a medio-lungo termine per il futuro della nostra professione, in quanto concorre a banalizzare il concetto di farmaco, e a diffondere tra il grande pubblico l’idea che la nostra intermediazione tra medico e medicinale non sia oramai più necessaria. Così facendo, però, i pazienti vengono esposti al rischio di essere vittima di meccanismi economici e commerciali che nulla hanno a che fare con la tutela della loro salute.

Pertanto, l’Asfi ritiene necessario che la categoria degli integratori alimentari con finalità salutistiche e quella dei nutraceutici siano oggetto di una legislazione più stringente, che impedisca possibili abusi a danno del paziente, e invita il Ministero della salute e tutti gli Organi di vigilanza interessati ad aumentare l’attenzione con cui sorvegliano queste nuove delicate categorie di prodotti”.

La accorta attività di controllo di due associazioni sensibili e accurate come Asmc e Asfi non poteva non far passare sotto la sua lente le problematiche etiche e di salute collegate a questo fenomeno emergente: prodotti classificati come integratori alimentari ma che sembrano e vengono proposti esattamente come farmaci, con nuovi trend prescrittivi che potrebbero determinare possibili rischi per il paziente. Spesso, infatti, il packaging primario richiama molto quello dei farmaci, rischiando di indurre prescrittori, dispensatori e consumatori nel confonderli con i medicinali.

Tra i rischi, quello dell’autodiagnosi e autocura di patologie anche serie acquistando, sulla base del passa parola e dei messaggi pubblicitari dei produttori di integratori, prodotti a libera vendita che promettono di essere molto efficaci, ma che non necessitano di controlli preventivi e autorizzazioni. Modereranno la tavola rotonda i professori Ernesto Catena, Giuseppe Ruggiero, Goffredo Sciaudone. Il dibattito si aprirà affrontando una delle questioni basilari intorno a cui ruota l’Incontro: ci sono “integratori alimentari” che vantano proprietà preventive, o addirittura terapeutiche, in tante situazioni patologiche, ma quali sono i dati, validati dalla ricerca scientifica, su cui si basano queste affermazioni?

Discuterà del tema il professor Libero Berrino con la relazione “Prevenzione e terapia mediante integratori alimentari e nutraceutici: quali i dati acquisiti dalla ricerca scientifica?”. Altro tema cruciale è la capacità, vantata di alcuni “integratori alimentari”, di potenziare la risposta immunitaria. Su cosa si basa e quanto c’è di vero in quest’affermazione? Su questo l’intervento del professor Giacomo Lucivero dal titolo “Integratori alimentari: potenziali immunostimolanti?”. Una caratteristica sfruttata dagli “integratori alimentari” per proporsi come curativi, è la forma di confezionamento.

Essi si presentano, infatti, in forma di capsule, compresse, bustine, gocce, sciroppi, fiale da bere, e altre forme di confezionamento primario tipici dei medicinali. Utilizzano scatole che contengono un foglietto illustrativo graficamente molto simile a quello che deve essere presente per legge nelle scatole dei medicinali. Di fatto, le confezioni di molti di essi sono indistinguibili da quelle dei medicinali, anche a un occhio esperto. Ma quali sono le sostanziali differenze che sussistono tra la legislazione che disciplina gli integratori alimentari salutistici e quella che disciplina i medicinali autorizzati, soprattutto in termini di garanzie per il paziente?

Quali sono le prove di efficacia, le garanzie di qualità richieste ai medicinali, prima della loro commercializzazione, che non sono richieste invece agli “integratori alimentari”? Ci sono le differenze, e quali, in termini di qualifica che viene richiesta agli incaricati all’informazione scientifica presso la classe medica? E nei controlli preventivi delle comunicazioni pubblicitarie dirette ai medici e al grande pubblico. E più in generale, è uguale forse il grado di tutela della salute dei pazienti? A questi interrogativi cercherà di dare risposta il Dottor Francesco Palagiano, che con la sua relazione “Integratori alimentari e nutraceutici prescritti su ricetta medica (anche in alternativa ai medicinali autorizzati ed erogati dal SSN)” si focalizzerà soprattutto sui rischi connessi al fenomeno della prescrizione, da parte della classe medica, di “integratori alimentari” in alternativa a medicinali regolarmente autorizzati dal Ministero della salute, e contenenti sostanze attive in quantitativo analogo o identico, almeno in teoria.

L’Incontro Interdisciplinare si concluderà affrontando le implicazioni medico-sociali e medico-legali della crescente convinzione, da parte del grande pubblico, che possano individuare e affrontare da sé i propri problemi di salute, e scegliere in autonomia i prodotti per risolverli, sulla base del passa parola tra conoscenti e dei messaggi pubblicitari diffusi, senza controlli preventivi, dalle aziende produttrici di “integratori alimentari”.

Affronteranno la delicata questione i professori Goffredo Sciaudone e Carlo Melodia con la relazione: “Messaggi pubblicitari: Un’amica mi ha detto…Considerazioni medico-sociali e medico-legali”. La partecipazione ai lavori è aperta, e fortemente consigliata, a medici, farmacisti e grande pubblico, che potrà assistere liberamente ai lavori e trarne utili spunti di conoscenza e riflessione.

*Pediatra Ospedali riuniti stabiesi