Ipercolesterolemia, app calcola il rischio cardiovascolare a dieci anni
21 Febbraio 2023Oltre tremila cardiologi, 40.000 medici di famiglia e 80.000 farmacisti, per la prima volta insieme così numerosi, scendono in prima linea per combattere il colesterolo alto, che minaccia la salute di un italiano su due. Secondo uno studio presentato all’American College of Cardiology negli ultimi 10 anni gli infarti negli under 40 sono aumentati del 2% l’anno in proporzione a quelli registrati negli over 40 e il colesterolo elevato è risultato il fattore di rischio più rilevante. Conoscerne il livello fin da giovani è quindi cruciale. Per questo nasce il progetto “Il tuo colesterolo”, promosso dalla Società Italiana di Cardiologia (Sic) con il sostegno di Federazione Italiana Medici di Famiglia (Fimmg), Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (Simg) e della Federazione Ordini Farmacisti Italiani (Fofi).
Attraverso il sito www.iltuocolesterolo.it e con la app CardioRisk collegata e gratuita, un calcolatore del rischio cardiovascolare a 10 anni, si può misurare il colesterolo ‘cattivo’ Ldl e ricevere indicazioni sulla strategia migliore per tenerlo sotto controllo e ridurre la probabilità di eventi cardiovascolari.
“È uno strumento – spiega Pasquale Perrone Filardi, presidente Sic – per prendere consapevolezza del proprio grado di rischio, aiutando anche a inserire il valore di colesterolo LDL nel contesto della situazione clinica”. “Stiamo assistendo a un aumento degli eventi cardiovascolari nei giovani, anche under 40 – aggiunge Ciro Indolfi, past-president Sic – è importante che tutti conoscano i valori di colesterolo, fin da giovani anche per far emergere i casi di ipercolesterolemia familiare, una predisposizione genetica al colesterolo alto, nei quali la probabilità di infarti e ictus è molto elevata”. “Il colesterolo LDL -prosegue Perrone Filardi- deve essere inquadrato nella situazione del singolo. In una persona senza altri fattori di rischio cardiovascolare il valore desiderabile può essere inferiore a 116 mg/dL, ma in presenza di altri fattori se il rischio è moderato occorre arrivare sotto ai 100 mg/dL, se il rischio è elevato bisogna scendere sotto i 70 mg/dL, se è molto elevato è importante mantenere il colesterolo LDL sotto i 55 mg/dL”. “Crediamo – conclude Andrea Mandelli, presidente Fofi- in questa alleanza tra cardiologi, medici di medicina generale e farmacisti”.