Iperico, per dare un calcio all’ansia
10 Marzo 2019Distonia di primavera, insonnia, e molti disturbi, segnatamente a carattere psicosomatico, trovano un valido rimedio nei principi attivi della pianta.
Hypericum perforatum, Questo il nome scientifico di una delle piante “più gettonate” e di largo impiego nel campo fitoterapico. La pianta si presenta sotto forma di arbusto sempre ricco di fiori di un giallo intenso, chiaramente nel periodo della fioritura che va da luglio ad ottobre.
L’iperico, detto anche Erba di San Giovanni, è utilizzato da tempo immemorabile (si hanno notizie del suo impiego già nell’antica Grecia) per la sua notissima azione antidepressiva, ma anche per le sue proprietà sedative, antinfiammatorie, antisettiche e cicatrizzanti.
Mai come in questo periodo dell’anno, caratterizzato dall’arrivo delle più miti temperature primaverili, i principi attivi contenuti nella pianta possono ritornare utili. Infatti è proprio nei mesi che segnano il cambio di stagione – segnatamente primavera ed autunno – che si assiste ad una recrudescenza dei disturbi legati in particolar modo alla sfera psichica e neurovegetativa. Ed è proprio in questo periodi, fosse solo per combattere la classica distonia primaverile, che gli esperti in fitoterapia suggeriscono di ricorrere alle proprietà benefiche della pianta.
Recenti studi condotti, in special modo in Germania, hanno dimostrato la validità scientifica delle tesi da sempre sostenute da fitoterapici e naturopati. In particolar modo, nel trattamento degli stati d’ansia, nella depressione minore e nei casi di apatia ed insonnia.
I principi attivi dell’Iperico trovano indicazione anche nel trattamento di malattie psicosomatiche quali la gastrite ma il suo olio essenziale viene consigliato anche nella cura dell’ulcera gastrica. Creme e oli a base di iperico, per uso topico, vengono ritenuti utili anche in caso di ulcere e piaghe cutanee, scottature, abrasioni, eritemi e pruriti.
La classica raccomandazione di affidarsi ad un esperto per i dosaggi vale per tutti i rimedi fitoterapici, ma è ancora più stringente nel caso delle sostanze farmacologicamente attive contenute nell’iperico. E questo proprio perché alla pianta vengono riconosciute proprietà terapeutiche significative anche dal mondo scientifico, per cui il suo utilizzo deve avvenire necessariamente dietro prescrizione di uno specialista in grado di stabilire con assoluta certezza quante molecole, farmacologicamente attive, vengono assunte dal paziente in trattamento.