Ipertensione, occhio ai farmaci che aumentano la pressione
6 Dicembre 2021Negli Stati Uniti, circa il 18% degli adulti con ipertensione prenda farmaci che possono causare un aumento della pressione sanguigna. A dirlo è uno studio apparso su Jama Internal Medicine basato su dati di un sondaggio e i cui risultati mostrano un’associazione tra l’uso di tali medicinali e maggiori probabilità di ipertensione non controllata tra chi non prende antipertensivi e maggior uso di antipertensivi tra chi soffre di ipertensione, che sia controllata o meno.
Come spiegano gli autori, la maggioranza degli adulti statunitensi con ipertensione non raggiunge gli obiettivi di pressione raccomandati e l’uso di farmaci che possono aumentarla è una questione trascurata. «Date le tendenze nazionali di aumento della polifarmacia, l’uso di farmaci che aumentano la pressione sanguigna può contribuire a scarsi tassi di controllo della pressione e anche peggiorare la polifarmacia» scrivono. Scopo dello studio era quindi caratterizzare la prevalenza dell’uso di farmaci che possono elevare la pressione e valutarne l’associazione con il controllo della pressione stessa e con l’uso di antipertensivi. Nello studio cross-sectional sono stati esaminati i dati di 5 cicli del sondaggio National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES), relativi agli anni 2009-2018, per un totale di 27.599 adulti inclusi. Dall’analisi è emerso che il 14,2% dei partecipanti ha riportato l’uso di farmaci che possono causare pressione elevata. Questo valeva anche per il 18,5% degli individui con ipertensione. I farmaci più prescritti erano antidepressivi, farmaci antinfiammatori non steroidei, steroidi ed estrogeni. Si è poi visto che, solo tra chi assumeva antipertensivi, l’uso di farmaci che possono alzare la pressione si associava a maggiori probabilità di ipertensione non controllata. Inoltre, il loro uso si associava a un maggior uso di antipertensivi, sia tra i soggetti con ipertensione controllata sia in quelli con ipertensione non controllata.
Come sottolineato dagli autori, esistono alternative terapeutiche a molti farmaci che aumentano la pressione. «I nostri risultati indicano, quindi, un’importante opportunità per migliorare il controllo della pressione sanguigna ottimizzando i regimi terapeutici, un approccio che ha il potenziale di ridurre anche la polifarmacia e la complessità dei regimi terapeutici» scrivono, e aggiungono che i medici che assistono i pazienti con ipertensione dovrebbero eseguire regolarmente lo screening dei farmaci che possono causare pressione elevata e considerare la possibilità di non prescriverli, sostituirli o, se ciò non fosse possibile, ridurne il dosaggio o la durata di utilizzo.
Fonte:DoctorNews33