Ischitani si…nasce
15 Maggio 2019Raggiunto un obiettivo importante al “Rizzoli”. “In sei mesi siamo riusciti – dichiara Davide De Vita, primario della ginecologia – a far aumentare del 10% il numero dei parti”.
La “fuga” da Ischia delle donne incinte verso le case di cura napoletane ha subìto negli ultimi sei mesi un importante calo. Risultato raggiunto grazie all’impegno del dottore Davide De Vita, direttore del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale “Rizzoli” che fino alla fine del 2018 veniva trascurate dalle pazienti dell’isola, pronte a emigrare verso case di cura e strutture ospedaliere napoletane. Abitudine diventata prassi grazie alla presenza di alcuni specialisti che, lavorando a Ischia, riuscivano a convincere le proprie clienti sulla opportunità assistenziale di trasferirsi a Napoli per il parto.
“In sei mesi siamo riusciti – spiega Davide De Vita – a far aumentare nell’ospedale Rizzoli del dieci per cento il numero dei parti. Obiettivo importante in un momento in cui in tutta Italia si registra un calo di nascite. Tutto questo perché siamo riusciti a dotare il reparto di tutte le strumentazioni più moderne per gli interventi ostetrici e di ginecologia, mettendoci con tutto il personale a disposizione delle pazienti gravide. Collaborando con i colleghi della pediatria e del nido (diretti dal dottore Giuseppe Parisi) abbiamo inoltre creato un’importante sinergia, realizzando un servizio di accompagnamento alla nascita”.
Rispetto agli altri punti nascita della Regione quello di Ischia proprio per la sua ubicazione sull’isola lavora in deroga perché assicura un numero di nascite inferiore alle 500 unità annue. Ma la divisione di ostetricia e ginecologia si sta impegnando anche con un a serie di iniziative che aiutano medici, ostetriche e infermieri professionali a completare costantemente la propria preparazione. L’ultimo esempio è rappresentato dal corso sulle complicanze in sala parto che ad inizio di maggio ha coinvolto “obbligatoriamente” tutto il personale del reparto e al quale ha partecipato in rappresentanza della Regione il dottore Pietro Buono, responsabile dell’area materno-infantile, a conferma dell’importanza dell’evento. Una giornata di lavoro vissuta con entusiasmo da tutti i partecipanti che hanno seguito gli interventi realizzati dal primario Davide De Vita e da altri qualificati specialisti che hanno illustrato le complicanze che possono verificarsi in sala parto. È stato affrontato, in particolare, il tema delle emorragie e degli interventi necessari per bloccarle con tempestività senza mettere a rischio la vita della mamma e del neonato, dei casi anche frequenti di distocia di spalla che possono verificarsi durante i parti naturali e sugli interventi da eseguire per risolvere subito – e senza conseguenze – il problema del neonato. Medici, ostetriche e infermieri professionali hanno avuto modo durante il corso di attività formativa obbligatoria di approfondire le proprie conoscenze sulle cellule del sangue, sul come applicare la ventosa di Kiwi e sul come intervenire sulla sofferenza fetale. Il reparto ospedaliero guidato da Davide De Vita ha un organico di sette medici, sei ostetriche (una di loro ha cominciato a lavorare anche presso il consultorio isolano, a conferma dell’integrazione ormai reale fra ospedale e territorio) e cinque infermieri professionali ed è ubicato accanto al nido e alla pediatria che partecipano attivamente al progetto di accompagnamento alla nascita, confermando l’importanza della collaborazione costante dell’intero staff di specialisti ben affiatati.