Isidoro Izzo: “Abbiate rispetto verso il calcio, lo sport più bello del mondo
10 Settembre 2022“Gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come se fossero partite di calcio.”
Oggi parliamo di Covid, sport e salute con: Isidoro Izzo.
La fase pandemica più acuta sembra ormai alle spalle, anche se i continui colpi di coda non lasciano tranquilli, come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport, come ha gestito la paura del contagio e del disagio legato alle misure restrittive?
Purtroppo la vita ci ha messo di forte questo orribile mostro che ci ha colto di sorpresa mettendo a nudo paure ansie preoccupazioni la non chiarezza delle informazioni ci ha tenuto in apprensione per mesi e ancora oggi non ne siamo fuori bisogna fare sempre molta attenzione il mondo del calcio in ogni categoria e stato colpito in maniera tragica sotto ogni aspetto da quello economico a quello sociale il mondo si è fermato per quasi un anno e la ripresa risulta essere molto lenta.
Le restrizioni ed i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni al mondo dello sport, soprattutto a quello cosiddetto minore, cosa è successo in particolare nella sua specialità?
Purtroppo i danni del covid anche a livello professionistico alto sono evidenti economicamente ha lasciato strascichi importanti ma tutto ciò deve farci capire che bisogna resettare rallentare iniziare a ragionare e fare di necessità virtù non tutto può essere fatto con i soldi ma spesso a fare la differenza è la competenza la programmazione.
Chi è stato in famiglia o tra gli amici a spingerla verso l’attività agonistica, oppure si è trattato di una sua folgorazione guardando ai modelli dei grandi campioni?
Io mi sono avvicinato al mondo del calcio grazie a mio padre che era il presidente di una grandissima scuola calcio la rinascita Torre del Greco quindi sono nato in un campo da calcio e la passione mi porta ancora oggi a quasi 39 anni a non poterne farne a meno.
Se dovesse dare qualche consiglio utile ai ragazzi che si avvicinano alla sua specialità cosa suggerirebbe?
Ai ragazzini dico di non mollare mai di credere sempre nei propri sogni di avere passione cosa che oggi manca a causa di una vita diventata troppo social e di pochi contenuti realmente emotivi il calcio da emozioni che vanno vissute a pieno bisogna fare sacrifici e avere rispetto ed educazione verso uno sport che è il più bello al mondo.