Iss: la curva epidemica ha iniziato la fase di discesa
6 Aprile 2020L’annuncio è stato dato dal presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, è ancora presto per cantare vittoria ma, intanto l’isolamento sociale sta funzionando.
In attesa del vaccino che verrà, resta la consolazione che i provvedimenti adottati sembra stiano frenando l’andamento epidemico nel Paese. “C’è evidenza che la curva” epidemica “ha raggiunto il suo plateau e adesso ha iniziato la discesa, e fortunatamente ha iniziato la discesa anche il numero dei morti che è un altro dato estremamente importante”. Lo ha sottolineato il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa quotidiana sull’emergenza coronavirus alla Protezione Civile.
Brusaferro ha ricordato che i dati di oggi riguardano persone “che hanno contratto l’infezione 2 settimane fa”, riconoscendo comunque dai numeri che “un po’ tutto il sistema sta portando a un rallentamento significativo della diffusione” di Covid-19.
“Èun dato positivo che ci aspettiamo nei prossimi giorni possa essere confermato”, ma “è un dato che va conquistato giorno dopo giorno”, ha ammonito il numero uno dell’iss. “Le misure adottate sono efficaci – ha osservato – ma è altrettanto importante che manteniamo questo tipo di attenzione, questo tipo di rispetto delle misure” restrittive, “perché sono proprio queste misure che ci aiutano a fare decrescere la curva” epidemica.
“Abbiamo indicatori che ci mostrano che il numero di nuovi casi è in fase decrescente e quindi ci aspettiamo che per trascinamento anche i ricoveri nelle terapie intensive e i decessi vadano in decrescita. Il dato è coerente con il dato di decrescita anche del numero di nuovi casi. Questo è un elemento positivo e ci aspettiamo che nei prossimi giorni vedremo questo trend continuare”.
Nei luoghi chiusi “dove può essere difficile mantenere le distanze” sicuramente la mascherina “aiuta”. Brusaferro ha quindi ricordato che “le misure per contrastare questa infezione sono da una parte il distanziamento fisico e dall’altra il lavaggio mani”, su cui “resta fortissima la raccomandazione” a osservarle. “Per quanto riguarda la protezione delle vie aeree – ha spiegato – c’è una duplice valenza: ovvero se siamo portatori di una patologia e potremmo diffondere intorno a noi le famose ‘goccioline’, come potrebbe accadere alle persone positive che non sanno di esserlo, e se bisogna proteggersi da altre persone che possono veicolare la malattia”. In questo senso “nei luoghi confinati” la mascherina “aiuta” a proteggersi dal contagio epidemico.